Numero dei ricoveri ancora in calo| Bar e circoli vogliono ripartire - Live Sicilia

Numero dei ricoveri ancora in calo| Bar e circoli vogliono ripartire

Nella Rsa di Caltagirone 41 contagi. In Sicilia 58 positivi ogni 100mila abitanti

Coronavirus
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12 min di lettura

PALERMO – Collegamento in videoconferenza ieri sera tra i presidenti delle Regioni e la cabina di regia sul Covid-19 con il governo nazionale. Nello Musumeci ha detto che la Sicilia accoglierà le aperture che il governo Conte varerà dal 5 maggio. E questo a partire dai cantieri edili. Il governatore ha chiesto all’esecutivo chiarimenti soprattutto sul turismo, invitando Palazzo Chigi “a disciplinare quali segmenti del turismo possono ripartire, come quello naturalistico o ambientale che non creano assembramenti”. Il confronto sulla stagione turistica, che si farà, ha assicurato Conte, partirà dopo il 5 maggio. Quanto ai dispositivi sanitari, Musumeci ha detto che sul fronte mascherine per qualche mese la Sicilia è autonoma grazie agli acquisti effettuati dalla stessa Regione. Bisogna però iniziare a pensare a prospettive di media scadenza.

Oggi diversi titolari di bar palermitani hanno scritto una lettera alle Istituzioni chiedendo di accelerare i tempi di riapertura, superando il lockdown che sta mettendo in ginocchio i loro esercizi. (Qui l’articolo)

Leggi minuto per minuto tutti gli aggiornamenti sull’emergenza Coronavirus in Sicilia: 

 

FINE DELLA DIRETTA DI LIVESICILIA

20.30 – Due nuovi casi nella clinica Villa Maria Eleonora di Palermo

19.42 – Una coppia piemontese è da settimane bloccata nel Ragusano perchè non ha la possiblità di rientare nel proprio comune. I due coniugi sarebbero dovuti ripartire il 25 marzo col traghetto Palermo-Genova essendo arrivati in auto. I decreti governativi sopraggiunti per l’emergenza coronavirus li hanno bloccati e qualora dovessero cadere i divieti di trasferimenti tra regioni dovrebbero percorrere tutta l’Italia in auto perchè il traghetto Palermo-Genova è stato sospeso. “Vorremmo solo tornare a casa nostra -dicono – ma non è un motivo di necessità”.

19.29 – La mappa del contagio in Sicilia

19.18 – Prendono il via le USCA, le Unità Speciali di Continuità Assistenziale: medici curanti e pediatri che a Siracusa potranno avviare la terapia domiciliare precoce per i pazienti covid. “Nel Nord Italia – si legge in una nota della direzione aziendale – questa sperimentazione sta dando importanti risultati. L’idea è quella di affrontare questo nemico invisibile fin dalle prime battute. Cominciare una terapia domiciliare precoce significa infatti modificare l’esito della malattia, migliorando la prognosi e abbassando il numero dei ricoveri, specialmente quelli critici, col vantaggio di decongestionare gli ospedali e le terapie intensive”. A tal fine l’ASP ha istituito un Comitato Tecnico Scientifico della Terapia domiciliare precoce Covid, coordinato dal direttore sanitario Anselmo Madeddu che vigilerà sul protocollo terapeutico, che sarà comunque sempre prescritto dall’infettivologo.

19.02 – Il coordinamento per l’emergenza Coronavirus nell’area metropolitana di Messina informa che all’ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona è deceduta una paziente di 94 anni, già affetta da altre patologie e risultata positiva al Covid-19. L’Azienda ha provveduto ad avvertire i familiari ed esprime loro la propria vicinanza. Dall’inizio dell’emergenza sono pertanto 44 in totale i decessi di persone affette da coronavirus in città e provincia. Al contempo, si sono registrate 14 nuove guarigioni e conseguenti dimissioni di pazienti affetti da Covid-19: 9 al Policlinico “G. Martino” di Messina (3 donne rispettivamente di 90, 89 e 83 anni; 6 uomini di 89, 86, 83, 82, 65 e 37 anni); 4 all’ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona (3 donne rispettivamente di 88, 83, e 72 anni; 1 uomo di 74 anni); 1 all’ospedale “Papardo” (1 uomo di 88 anni). Si sono inoltre registrate 4 dimissioni di pazienti che già nei giorni precedenti erano stati dichiarati guariti dal Covid-19.

18.44 – “La ripartenza del 4 maggio è una scelta impegnativa. Prima che la Fase2 diventi una sorta di frenesia generale, vale la pena dare un’occhiata alla lettera inviata dai centomila medici di tutte le branche della professione condivisa dalla Federazione nazionale (Fnomceo)”.Così tutti presidenti degli Ordini dei medici provinciali della Sicilia. “In una visione globale della pandemia, per una ripartenza controllata e in sicurezza, anche i trentamila medici siciliani più che mai uniti – aggiungono – ribadiscono che la gestione del Covid19 deve compiersi innanzitutto sul territorio per evitare una serrata più dolorosa della prima, picchi e nuovi focolai del virus”. . Secondo i presidenti dei medici siciliani “in un quadro strategico territoriale, normando nuove modalità di gestione delle attività assistenziali, medici di famiglia, di continuità assistenziale e pediatri di libera scelta, Usca e infermieri, in sinergia con i dipartimenti di prevenzione, possono diventare l’avamposto più efficace sul territorio per monitorare velocemente e in modo capillare la diffusione del virus in Sicilia”. “In questa seconda fase – sottolineano – servono perciò test diagnostici rapidi, dai tamponi agli esami sierologici, per scongiurare casi di positività asintomatica, e nuove modalità di quarantena. Ma soprattutto serve preparare la popolazione a una ripartenza graduale e controllata, che può essere anche diversa tra le varie aree del territorio, e a comportamenti di vita diversi non per le prossime quattro o cinque settimane, ma probabilmente per i prossimi due anni. In Sicilia – osservano – le direttive regionali hanno funzionato e salvo i pochi casi di incoscienza, la comunità ha risposto con grande responsabilità, segno di consapevolezza e buon governo nella gestione dell’emergenza”.

18.14 Diminuisce ancora il numero dei ricoverati per Covid-19 in Sicilia. Solo una quarantina i nuovi contagi accertati nelle ultime 24 ore. I numeri. 

16.10 – Assocamping Sicilia: “Disdette a quota 95%”

15.37 – L’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico Gaetano Martino di Messina, con una nota, “ringrazia quanti, anche nel corso degli ultimi giorni, hanno continuato a fare pervenire dispositivi a supporto delle azioni di contrasto al Covid-19”. “In particolare – si legge ancora nel comunicato – l’associazione onlus Operazione Vita ha fatto pervenire, attraverso la legale rappresentante Pinella Serio, i membri della Chiesa Evangelica Centro di Vita Cristiana e il Pastore Salvatore Croce, 300 mascherine che la Chiesa Evangelica cinese ha destinato ad alcune strutture impegnate a fronteggiare in prima linea il Covid-19. Il flusso della distribuzione sul territorio italiano è stato coordinato da “Italy for Christ”. La società Amatori Basket Messina ha fatto una nuova donazione di mascherine FFP2, così come la società Unilav. Infine, altre mascherine sempre del tipo FFP2 sono state inviate da Giorgio Carocci”.

15.25 – De Luca, nuove critiche a Musumeci

14.55 – L’Ufficio Statistica del Comune di Palermo ha trasmesso i dati territoriali relativi al COVID-19, aggiornati al 22 aprile 2020. “Dal confronto con i dati relativi alle altre regioni e province autonome (rapportati a 100 mila abitanti) – rileva il Responsabile dell’ufficio statistica, Girolamo D’anneo – emerge per la Sicilia e in generale per le regioni del Mezzogiorno un impatto più contenuto del coronavirus. La Sicilia è, in rapporto alla popolazione residente, la seconda regione con il minor numero di tamponi positivi: 58 ogni 100 mila abitanti (meglio soltanto la Calabria con 54,8). Il dato medio nazionale è pari a 311 positivi ogni 100 mila abitanti, e nelle regioni più colpite si superano i 500 positivi ogni 100 mila abitanti: Valle d’Aosta 873,9; Lombardia 684,9; Provincia autonoma di Trento 672,3. La Sicilia è anche la seconda regione con il minor numero di deceduti: 4,2 ogni 100 mila abitanti (meglio ancora una volta la Calabria, con 3,9). Clicca qui per leggere il servizio completo.

14.30 – E’ stato sorpreso per la seconda volta in pochi giorni a campeggiare ad Ognina, località balneare del Siracusano. I carabinieri, nell’ambito dei controlli per verificare la corretta applicazione delle misure di contenimento del coronavirus, hanno nuovamente sanzionato un 54enne palermitano che era rimasto sul posto con la tenda. L’uomo dovrà pagare 560 euro, il doppio dell’importo rispetto alla prima violazione contestata.

14.00 – Caso contagi a Caltagirone: la dura presa di posizione del sindacato. Sulla vicenda della casa di riposo di Caltagirone, che ha registrato 41 contagiati da Covid-19, intervengono la Cgil, lo Spi, la Filcams e la Funzione pubblica regionali e del calatino, puntando il dito sulle “responsabilità del governo regionale e delle Asp che sottostanno al proseguire dei contagi nelle strutture per anziani e soggetti fragili”. “Non bastano- dice la nota sindacati- i decreti e i vademecum se poi questi non vengono attuati pienamente e se non si vigila sulla loro attuazione. Fatto è – sottolinea la Cgil con le sue federazioni di categoria- che il rischio di stragi silenziose nelle strutture per anziani e soggetti deboli prosegue, nonostante le iniziative che come sindacato abbiamo messo in campo”. Nelle scorse settimane la Cgil Sicilia con i sindacati di categoria ha chiesto interventi per garantire la sicurezza di operatori e utenti-pazienti di rsa, e di ogni struttura che ospita anziani e disabili, alla luce anche dell’andamento dei contagi.

13.40 – “Le misure economiche messe in campo dalla Regione siciliana sono adeguate e rispondono alla fase di emergenza, ma è necessaria una strategia complessiva per affrontare la fase 2, in particolare servono garanzie sulla prossima stagione turistica. Ha fatto bene il governatore Musumeci a chiedere al Governo garanzie sul turismo estivo che in Sicilia rappresenta il vero motore dell’economia regionale”. Lo dichiara, in una nota, il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto.

13.20 – Fin dall’inizio dell’emergenza coronavirus, il governo regionale guidato da Nello Musumeci ha compiuto uno sforzo deciso per mettere in campo lo smart working negli uffici. Abbiamo subito varato ben tre specifiche direttive per garantire la sicurezza del personale, contenere il contagio e riorganizzare il lavoro da casa, vigilando sui Dipartimenti e prevedendo specifica valutazione dei comportamenti di dirigenti e lavoratori. Oggi arrivano i numeri del ministero della Pubblica Amministrazione a certificare il valore dei risultati da noi raggiunti: la Sicilia è infatti la prima Regione in Italia per numero di dipendenti collocati in regime di lavoro agile”. Lo afferma l’assessore regionale alla Funzione Pubblica della Regione Siciliana Bernardette Grasso, a seguito delle rilevazioni del ministero della Pubblica Amministrazione nell’ambito del monitoraggio sullo smart working nelle Regioni a seguito dell’emergenza covid-19.

13.15 – Un altro paziente del reparto Lungodegenza dell’ospedale di Mussomeli, dove martedì pomeriggio era morta un’anziana di Casteltermini, è risultato positivo al tampone per coronavirus. A darne notizia il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta che oltre a richiedere una relazione alla direzione sanitaria di presidio ha anche avviato test e tamponi per un centinaio di operatori e i 14 pazienti ricoverati tra Ortopedia, Lungodegenza e Malattie Infettive. “Pervengono progressivamente i risultati dei tamponi fatti ai pazienti ed agli operatori del presidio ospedaliero di Mussomeli – dichiara il manager Caltagirone – tra gli operatori nessuna caso positivo pervenuto tra ieri ed oggi. Tra i pazienti uno solo ricoverato nello stesso reparto della paziente deceduta è risultato positivo. Si precisa che, così come comunicato dal responsabile della Lungodegenza di Mussomeli, il decesso è stato ricondotto a patologie di natura oncologica e che l’anziana è risultata positiva da tampone post-mortem. L’Asp sta provvedendo al trasferimento del paziente positivo al reparto di Malattie infettive del Sant’Elia. In attesa di tutti i risultati, in via precauzionale, anche gli altri due pazienti del reparto di lungodegenza verranno trasferiti al Sant’Elia per approfondimenti diagnostici e consulenze specialistiche. I primi risultati pervenuti – conclude – non fanno dedurre situazioni critiche all’interno del presidio ospedaliero di Mussomeli”.

12.45 – All’Irccs Oasi Maria Santissima di Troina altri tre pazienti sono guariti dal Covid-19. Il loro secondo tampone ha confermato la negatività. Complessivamente i guariti salgono a quattro dall’inizio dell’emergenza. L’annuncio della prima paziente “speciale” guarita era stato comunicato domenica scorsa. Inoltre, diversi secondi tamponi effettuati su alcuni operatori hanno dato esito negativo, ma si dovrà attendere il risultato del terzo test.

12.15 – Una circolare della Protezione civile siciliana illustra come comportarsi nei servizi di ritiro e consegna a domicilio della merce, invitando tra l’altro a evitare contatti diretti per i pagamenti. Meglio ricorrere al buon vecchio “panaro”, il paniere che si cala dal balcone come nell’usanza siciliana. Indicazioni per i rider ma anche suggerimenti per la clientela. Le aziende autorizzate alle attività di consegna a domicilio, che rientrano nei codici ATECO di cui al decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 2020‚ dovranno adottare nell’esercizio dell’attività le stesse procedure previste dal rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità per gli operatori sanitari che effettuano l’assistenza diretta al domicilio di pazienti Covid 19.

Domicili, niente contatti per i pagamenti. La circolare della Protezione civile

12.00 – E’ ripartito online al dipartimento Materno infantile, del Policlinico di Palermo, diretto dal professore Giovanni Corsello, il corso di accompagnamento alla nascita intitolato a Franco Baudo, giunto alla 7/a edizione. “Il corso pre parto è uno strumento importantissimo per tutte le donne incinte – si legge in una nota – favorisce una buona esperienza di gravidanza, di parto e di puerperio, aiuta la coppia a essere più consapevole del percorso che ha intrapreso, avviando nel migliore dei modi un futuro legame genitori-figli”.

Policlinico di Palermo, corso pre parto online

11.15 – I circoli palermitani vogliono ripartire. Si è creato un coordinamento che unisce Circolo del Tennis Palermo, Club Canottieri Roggero di Lauria, Country Time Club, TeLiMar, Tennis Club Palermo 2. È stata inviata una lettera al presidente della Regione Nello Musumeci, e per conoscenza al sindaco Leoluca Orlando, al presidente del Coni Sicilia Sergio D’Antoni, al Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza Coronavirus in Sicilia.

Cinque circoli palermitani: “Pronti a ripartire il 4 maggio”

11.00 – Moratoria per i mutui 2020, contributi a fondo perduto per i finanziamenti erogati dalle banche alle aziende danneggiate dall’emergenza Covid, convenzione con Ircac e Crias per il sostegno alle imprese artigiane e cooperative. Sono queste alcune delle misure straordinarie già adottate dall’Irfis su volontà del governo Musumeci per dare sostegno all’economia e alle imprese siciliane colpite dall’emergenza Covid -19. Sono centinaia, in particolare, le richieste di adesione alle misure nazionali e regionali che prevedono per le imprese danneggiate da Covid-19 la moratoria straordinaria dei prestiti e delle linee di credito: in appena due settimane sono state esitate positivamente 170 pratiche, la quasi totalità delle richieste presentate.

Coronavirus e aziende danneggiate, gli aiuti dell’Irfis alle imprese siciliane

10.30 – Più che una lettera aperta è un grido di allarme che parte da un settore, quello del commercio, che vive più di altri il dramma di una crisi senza precedenti causata dal Coronavirus e guarda al futuro con incertezza. La lettera sarà consegnata oggi, nel corso di una videoconferenza, all’assessore comunale alle attività produttive Leopoldo Piampiano per girarla al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al governatore siciliano Nello Musumeci. Il grido è partito dal basso, dai commercianti, da chi la mattina alza una saracinesca e si accolla il rischio di fare impresa in una giungla di tasse e balzelli. Le tasse su cui si regge per larga parte lo Stato nel Sud Italia. È il gesto di chi sta affondando, ma non vuole arrendersi, per la chiusura forzata che uccide le attività commerciali. È stato subito accolto dal presidente della Cna di Palermo Giuseppe La Vecchia e dal segretario Pippo Glorioso.

09.30 – Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha deciso di riaprire da domani il cimitero. A motivare la sua ordinanza il fatto che il cimitero si trovi fuori dal perimetro urbano. Ma la sua scelta è fortemente stigmatizzata dagli altri primi cittadini iblei, compreso il Commissario straordinario di Vittoria, l’ex prefetto Filippo Dispenza, che lo invitano a revocare subito l’ordinanza.

06.00 – La testimonianza di un palermitano rientrato a casa il 26 febbraio e fino a ieri mai convocato per effettuare il tampone. 

“Un tampone due mesi dopo, che senso ha? E per il test, code di almeno trecento metri”

 


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