L'informativa è del 2010| Crocetta lo scopre solo oggi - Live Sicilia

L’informativa è del 2010| Crocetta lo scopre solo oggi

Le speciale di S del novembre 2010

Le intercettazioni fra il deputato Drs e Vito Nicastri sono note già da tre anni. Anche S dedicò uno speciale nel 2010. Perche' Crocetta esce allo scoperto soltanto oggi?

caso savona-nicastri
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PALERMO. – Era l’autunno del 2010. La Direzione investigativa antimafia di Palermo sequestra beni per un miliardo e mezzo di euro all’imprenditore Vito Nicastri, 54 anni di Alcamo. I boss, secondo la ricostruzione della Dia, avrebbero deciso di utilizzare Nicastri per entrare nel business dell’energia pulita. Fra i beni sequestrati oltre 40 societa’, un centinaio di immobili, diversi conti correnti, alcune auto di lusso, perfino un catamarano. Ma e’ sui rapporti con alcuni politici che la Dia alza il velo. Uno di questi e’ proprio Riccardo Savona, il deputato “cacciato” da Crocetta dal congresso dei Drs, “costola” della maggioranza fedelissima al governatore.

Il mensile “S”, gia’ nel numero 32 in edicola nel novembre del 2010, ne parla diffusamente. A quei tempi Savona e’ presidente della Commissione Bilancio dell’Ars. Riccardo Lo Verso scrive che il suo nome “compare in un’informativa della Dia che ne denuncia i contatti con Nicastri, il re degli impianti eolici che grazie ai suoi agganci con i mafiosi trapanesi, Messina Denaro su tutti, avrebbe accumulato ricchezze da capogiro”.

In tremila pagine sono contenute intercettazioni e verbali, ma anche bonifici e affari: “Il 3 marzo 2008 Savona – ricostruiscono gli investigatori – ha ricevuto tre bonifici bancari per complessivi 15 mila euro da due aziende del gruppo Nicastri”. E gli uomini della Dia aggiungono: “Per inciso si rappresenta che nel luglio 2010 l’Ars ha approvato in via definitiva la legge sugli aiuti alle imprese che consente di effettuate una spesa per circa 15 miliardi di euro, grazie anche al parere favorevole espresso dalla Commissione Bilancio della quale Savona e’ presidente”.

Il deputato si difese: “Quei tre bonifici ci sono stati, ma erano contributi elettorali ufficiali. Ovviamente sapevo che arrivavano da Nicastri, ma e’ chiaro che all’epoca non avrei mai potuto sospettare che Nicastri si ritrovasse invischiato in una vicenda di questa portata”.

Fatti noti gia’ da tre anni quindi. Rilanciati da molti quotidiani (l’ultimo articolo proprio oggi sull’edizione locale di Repubblica). Perche’ Crocetta esce allo scoperto soltanto oggi? E perche’ ha accettato senza remore l’appoggio di Savona in quest’ultimo anno se gia’ sapeva dei suoi rapporti con Nicastri?


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