CATANIA. C’è un’immagine che ci viene in mente pensando alla scomparsa dell’Amatori Catania Rugby. E’ quella di Benito Paolone che tanti giovanissimi ha tolto dalla strada in nome di quella che era la religione dell’Amatori: lealtà, valori e sport.
No. Non si tratta di politica. E nemmeno della retorica del romanticismo. Ma di un vuoto che si comprenderà solo tra qualche tempo, quanto vuoto sarà per Catania.
La fine dell’Amatori è una sconfitta per il territorio. Il presidente Riccardo Stazzone, il faro Max Vinti, i dirigenti e i simpatizzanti ci hanno provato in tutti i modi: ma l’investimento economico era diventato fin troppo rilevante. E l’assenza di possibili sponsor e sostenitori in un tempo economicamente così complicato hanno fatto il resto.
L’Amatori non c’è più.
Fuori dalla banalità delle frasi da commiato, per Catania non è un bel giorno.