CATANIA – Giornata di passione, domani, a Catania. Come nel resto del Belpaese, infatti, anche la città etnea ospiterà la manifestazione nazionale, proclamata da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil scuola, Snals, Confsal e Gilda Unams che contestano il disegno di legge governativo sulla “buona scuola”. I punti del ddl che i sindacati considerano “critici” riguardano l’affidamento della programmazione dell’offerta formativa a un piano triennale “negando la continuità didattica- dice una nota unitaria- sottraendo al collegio dei docenti le proprie prerogative, affidando al dirigente scolastico tutta la responsabilità della sua organizzazione”. Al centro della protesta anche la chiamata diretta e un piano delle assunzioni che presenta “obiettivi ridimensionati”.
Ma anche il profilo e le competenze del dirigente scolastico. “E’ intollerabile- dice la nota unitaria- pensare che ‘ un uomo solo al comando’ possa risultare la risposta giusta. E’ una scelta distante dall’idea di autonomia centrata sulla scuola come comunità che istruisce ed educa”. Il documento dei sindacati tocca anche i temi della governance, delle risorse finanziarie destinate alla scuola, giudicate insufficienti, di quello che il ddl prevede sui docenti. I sindacati chiedono anche che dal ddl vengano stralciati tutti gli interventi che costituiscono materie contrattuali.
La manifestazione di Catania vedrà protagonisti anche i lavoratori di Messina, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa. Il raduno sarà alle ore 9.00 a piazza Europa: il corteo sfilerà poi per corso Italia, piazza Verga per arrivare a piazza Roma dove si terranno i comizi. Ma altre due manifestazioni collaterali sono previste, contemporaneamente, in altre zone della città.
Un intreccio di proteste e manifestanti che potrebbe portare circa seimila manifestanti in città e creare disagi ancora maggiori rispetto alle previsioni. Tanto è vero che l’Azienda metropolitana trasporti, l’Amt, ha già comunicato che il servizio potrebbe subire notevoli variazioni di percorso a partire dalle 9,30 fino alla fine dello sciopero. E che il comandante della Polizia municipale, Pietro Belfiore, ha invitato, su sollecitazione della Questura, i cittadini catanesi a non recarsi, se possibile, nelle zone della manifestazione e in particolare in centro. O a usare mezzi alternativi che, però, escluso l’autobus, rimangono davvero pochi. Se si escluse il breve tratto di metropolitana e se si considera che la manifestazione “ufficiale” taglierà orizzontalmente la città mentre le altre, pare, sfileranno in via Etnea, attraversando la città in verticale.