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Scuole, sport, ospedali | Cosa prevede il decreto

Le misure varate dal governo.

Coronavirus
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Scuole chiuse, niente più meeting e convegni con personale sanitario, niente manifestazioni pubbliche che non consentano di rispettare la distanza di un metro tra le persone partecipanti. Il decreto del governo Conte introduce una serie di misure straordinarie per arginare la diffusione del Coronavirus. Sospesi gli eventi sportivi se non a porte chiuse, permessi gli allenamenti e lo sport di base. Scuole e università chiuse fino al 15 marzo, sono sospesi i viaggi di istruzione.

È vietato agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso. Si raccomanda a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire da casa fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Negli uffici pubblici e in tutti i locali aperti al pubblico, devono essere messi a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, liquidi disinfettanti per l’igiene delle mani. Chi sia passato dalla zona rossa o da altre zone ad alto rischio epidemiologico negli ultimi 14 giorni deve comunicarlo al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta. Le misure sono efficaci fino al 3 aprile, salvo dove diversamente indicato (la chiusura delle scuole, ad esempio, è stabilita al momento fino al 15 marzo).

Sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico che privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”. E’ quanto si legge nella versione finale del decreto del presidente del Consiglio dei ministri firmato dal premier Conte sul coronavirus.

Il decreto, inoltre, contiene una sorta di vademecum con le misure igienico-sanitarie da adottare: lavarsi spesso le mani; evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e comunque evitare abbracci, strette di mano e contatti fisici diretti con ogni persona; igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie); mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro; evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, anche durante l’attività sportiva; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce; non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol; usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o si assiste persone malate.

 


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