"Se il governo non ce la fa | nessuna maggioranza diversa"

“Se il governo non ce la fa | nessuna maggioranza diversa”

Commenti

    Bene….finalmente andremo al elezioni

    In un momento storico drammatico come quello che stiamo vivendo, il Parlamento e le Istituzioni devono dedicarsi integralmente alla Nazione.
    Il Presidente del Consiglio si e’ presentato in Parlamento e sino ad oggi non e’ stato sfiduciato.
    Il Presidente del Consiglio risponde del suo operato al Parlamento e se il Parlamento non lo sfiducia ha il diritto dovere di operare nell’interesse della Nazione.
    Il presidente Zingaretti ha vissuto sulla propria pelle il dramma che stiamo vivendo e sa bene che in questa fase TUTTI si dobbiamo concorrere per superare la pandemia in corso e il Parlamento assume oggi piu’ che mai la connotazione di Istituzione riferimento della vita democratica del Paese.
    Tutto il resto a dopo che avremo superato questa tragedia.

    giovanni non ti preoccupare che gli amici tuoi neanche dopo ci faranno votare

    Penso che sia giunto il momento di fare il processo per fare diventare Santo (solo di nome) subito zingaretti, poveretto senza una mascherina di quelli che ha comprato la Regione Lazio.

    Zingaretti, finalmente ci sei arrivato. Di chiacchere ne hai dette tante forse sei stanco

    il problema non sono le elezioni, ma come ci andiamo? Dobbiamo eleggere il nuovo parlamento con i tagli dei parlamentari? O con i quasi 1000 attuali? Il referendum costituzionale si svolgerà prima? I parlamentari che accusano, che il parlamento è chiuso, perchè non approvano le riforme per renderlo omogeneo alla riduzione dei parlamentari.

    spero che superata la tragedia che stiamo vivendo e con una legge elettorale rispettosa della sovranita’ popolare si possa votare per una maggioranza chiara, stabile, duratura.
    In questo momento, pensare al voto e’ assurdo e pericoloso. Meno assembramenti di persone si creano, meglio e’ per TUTTI.

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L'indignazione via social produrrà al massimo una fiaccolata. Al tempo dei lenzuoli ai balconi l'indignazione (senza social) dei palermitani e con essa quella degli altri italiani costrinse lo Stato ad intervenire finalmente con decisione col risultato di sconfiggere la mafia stragista. Qui non si vuol paragonare questo tipo di violenza alla mafia, ma il comportamento di tutte le parti in tragedia è identico a quello degli anni che hanno preceduto il 1992. I palermitani perbene si convinceranno che in fin dei conti se conosci un pericolo lo eviti, certo si può protestare con una tazza di cioccolata in più e indignarsi quanto basta. Le istituzioni locali o, carte alla mano, già l'hanno detto: qui non è il Bronx, o non hanno speso una sola parola, manco a pagarlo. Per fare solo i cognomi Lagalla e Schifani. Magistratura e forze di polizia hanno “sottovalutato il fenomeno”a voler essere buoni, perché gli omicidi di Monreale dovevano segnare una svolta, e così non è stato. Ci manca solo che un ministro, come fu per la mafia, ci dica “con la violenza bisogna imparare a convivere”. Quel ministro di cognome faceva e fa Lunardi.

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