Fin quando in Italia la meritocrazia non sarà annoverata tra i valori da perseguire, ci sarà un Lollo per ciascuno...
Se la politica diventa | strumento del potere
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Nulla contro i termovalorizzatori e mi dispiace dare ragione a un M5S, ma realizzare un termovalorizzatore a Bellolampo è assurdo! Già la zona di Uditore Leonardo Da Vinci è un disastro, tassi di polveri sottili sempre ai massimi livelli (dati centralina via Di Blasi) già attraversata da milioni di auto e decine di camion della spazzatura, puzzolenti e inquinanti, che conferiscono da tutta la provincia e per questo intasano e impuzzano il tratto della la via Uditore tra via Da Vinci e Viale Regione di giorno e di notte per poi percorrere tutta via Leonardo da Vinci o Michelangelo e salire a Bellolampo, laddove chi oggi ha una villetta non riesce nemmeno a regalarla grazie alla Discarica e a questo traffico allucinante che tra l’altro, distrugge il manto stradale che nessuno si preoccupa di riparare. I termovalorizzatori invece devono essere realizzati fuori dalle città, vicino all’autostrada, in zona industriale (come a Catnia)! La discarica di Bellolampo va chiusa e bonificata! Bellolampo deve tornare ad essere una ridente collina residenziale con vista sul golfo di Palermo! Palermo non è la discarica di mezza Sicilia!
La mafia a Palermo ha rialzato la testa.
Sono dichiarazioni di un ministro, e non di un qualunque cittadino. Non è possibile sostenere che voleva dire questo o quello. Un ministro deve di suo fare capire il suo pensiero. Quindi le possibilità sono due o non sa parlare in Italiano o voleva dire propio quello che abbiamo capito.
“Lollobrigida voleva dire...”. Il presidente La Russa è dotato di una vis comica involontaria. Diciamolo!
È già “strumento del potere”non prendiamoci in giro!!!
Amara e condivisibile riflessione. Quando capiremo?
Già, quando capiremo che farsi consegnare le bollette delle utenze dai palermitani delle periferie è indegno anche se si è acculturati, allora saremo usciti dalla corruzione e dalla ipocrisia dei falsi benpensanti.
E’ uno spaccato dell’Italia che e’ la realta’ dei fatti.
Da anni all’etica, alla moralita’, al sacrificio, all’impegno, alla gestione corretta della P.A.
e’ preferito da molti un modello esistenziale basato sulla raccomandazione, i favori, i guadagni facili e spesso illeciti, il perseguimento egoistico di benefici economici e di carriera mettendo a disposizione il proprio voto.
E’ un sistema che inquina la vita civile e democratica del Paese e che di fatto escude ed emargina chi cerca di vivere onestamente.
La Magistratura sta semplicemente facendo emergere un malcostume italiano che e’ diffuso con l’apporto e la complicita’ di molti e solo un radicale cambiamento culturale della collettivita’ puo sradicare.
La qualita’ della vita civile e democratica del Paese e’ responsabilita’ di TUTTI.
Alla azione meritevole della Magistratura e delle forze dell’Ordine deve essere affiancata un azione di bonifica culturale e civile e in questo la scuola, le Universita’, la magistratura e le forze dell’Ordine con funzioni pedagico-educative devono attuare una stategia sinergica volta alla formazione di cittadini liberi, consapevoli, civicamente educati, dotati di senso di ripudio e disgusto per gli intrallazzi, le raccomandazioni, tutto cio’ che e’ puzzo morale e scegliere una esistenza bella, libera, pulita’.
Lo spero, per il bene della Nazione, di TUTTI.
Parole sante Pippo, ed e’ per questo che ancora non mi capacito delle valutazioni fatte per iscriverti tempo fa al PD.
Esatto, dopo 70anni il conto è arrivato….o forse si continuerà con questo sistema? ENIGMA, non cambierà Mai, conviene a tantissimi
Non bisogna essere ipocriti, la politica per definizione è uso e gestione “limitata” del potere. Non sarebbe un problema questo. Diverso se nella gestione del potere che il politico deve per forza esercitare, altrimenti è meglio che cambi mestiere, non si hanno limiti e si calpestano diritti e si violano leggi. Dal legittimo esercizio del potere il politico si trasforma allora in delinquente e se aiuta la mafia in favoreggiatore della mafia (e ne abbiamo avuti tanti di questi politici, che ancora dettano legge in Sicilia insieme ai loro sodali).