Senatori responsabili?| Sì, ma verso se stessi - Live Sicilia

Senatori responsabili?| Sì, ma verso se stessi

Sono i parlamentari che tengono famiglia e non vogliono tornare a casa

Gentile direttore,

Vorrei chiederle una cortesia. Non li chiami, per favore, anche lei ‘responsabili’. Qualche anno fa l’assessore regionale alla famiglia della Regione Siciliana fu oggetto di un graffiante titolo in un giornale cittadino. L’articolo gli contestava la presenza di alcuni suoi familiari in uffici che dipendevano direttamente o indirettamente da lui. Il titolo era questo: Rossi, assessore alla famiglia: la sua. Titolo cattivello ma onestamente molto divertente. L’accostamento è un po’ irriverente, lo ammetto, ma il mio riferimento è all’efficacia del titolo rispetto alla notizia in quanto tale, non al merito della questione che l’assessore, se non ricordo male, invece chiarì nei suoi risvolti. Ecco direttore, per essere chiari, parlando di questa pattuglietta di parlamentari sempre pronti ad intervenire a sostegno di governi azzoppati la cui originale maggioranza non esiste più, io per rifarmi a quel titolo irriguardoso ma efficace, forse direi: I Senatori responsabili? Si, verso se stessi e le loro famiglie. Per rimanere nel registro della politica, forse, potrei spingermi ad usare il termine ‘conservatori’, non ovviamente nel senso tecnico, ma conservatori di quello che sono e del loro immediato destino di cui sono anche ovviamente responsabili. È questo che li porta a sentire il peso della responsabilità di non far cessare anzitempo la legislatura. Il termine ‘Responsabile’ non è naturalmente nuovo ma nella storia recente del nostro Paese assume comunque significati diversi, a volte quasi opposti, ed in particolare dipende dal partito e/o dallo schieramento al quale il ‘responsabile’ approda. La pratica della ‘responsabilità’ nei parlamentari che tengono famiglia non è infatti nata oggi. Fu Domenico Scilipoti il precursore della teoria della responsabilità e fu anche Presidente e cofondatore (lei mi scuserà direttore ma l’altro non lo ricordo) del Movimento di Responsabilità Nazionale. Allora (2010) votò salvando il governo Berlusconi. La sinistra lo bolló come traditore e Di Pietro lo accusò anche di altro. Il poveraccio che era un ‘responsabile’ finì invece per questa scelta addirittura sotto indagine, che poi però venne archiviata. Ultimamente è toccato ai Senatori Grassi, Lucidi e Urraro, che dai cinque stelle sono approdati alla Lega, ad essere definiti dai grillini ‘traditori del popolo italiano’. E questi pronti nel taschino di Conte e Casalino in caso di rottura con Renzi ed Italia viva? Che c’entra? Questi sono eroi dei nostri tempi, parlamentari che sentono la responsabilità nel senso più nobile, responsabili del proprio impegno per il proprio Paese. Sono insomma degli Scilipoti ripuliti con il Decongel.


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