Akragas, errori e lacune | La Reggina non perdona - Live Sicilia

Akragas, errori e lacune | La Reggina non perdona

I biancazzurri vengono sconfitti 2-1 dai calabresi. Necessario intervenire sul mercato.

calcio - lega pro
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REGGIO CALABRIA – L’Akragas comincia male il nuovo anno e viene battuta nella sfida salvezza da una Reggina che con caparbietà vince 2-1 grazie alla sua coppia di attaccanti, Porcino e Coralli. La squadra agrigentina inizia senza i suoi pezzi pregiati, i pochi capaci di portare esperienza in campo, Salandria e Marino, ceduti in questa fase di mercato che per l’Akragas ha segnato soltanto cessioni. I problemi societari e le cessioni non portano nulla di buono neanche in campo, con l’Akragas che sembra poco attenta, soprattutto in difesa. In porta esordisce Addario, che prende il posto di Pane, squalificato. Di Napoli tiene Gomez, uno dei migliori nelle ultime gare in panchina e schiera Longo e Cochis in attacco.

Passano appena tre minuti e l’Akragas è già sotto: Cazè combina un errore madornale, facendosi soffiare palla da Coralli in area: l’attaccante serve un assist facile facile che Porcino, nella duna di sabbia che c’è davanti la porta (campo in condizioni pessime) non può sbagliare. L’Akragas ha una timida reazione che però non si risolve in tiri in porta: le fasi offensive si risolvono in lanci lunghi che portano poca concretezza. La Reggina, dopo una fase in cui subisce la pressione dell’Akragas, riesce ancora a portarsi davanti Addario pericolosamente: prima Knudsen lancia con un cross al bacio Porcino che al volo spara di poco alto, un minuto più tardi Addario con i piedi riesci a salvare con un miracolo sul solito Coralli, tutto solo in area. Passa ancora un minuto e la Reggina trova il raddoppio, ancora con Coralli che su calcio d’angolo da solo riesce, con l’aiuto del palo e di una difesa disordinata, a battere Addario. L’Akragas accusa il colpo e non riesce ad impostare un’azione offensiva, mentre la Reggina tiene palla e controlla il match. La prima vera occasione per i biancazzurri di Di Napoli arriva con Zanini dopo 34 minuti con il centrocampista che però, tutto solo davanti a Sala, si fa ipnotizzare dal portiere di casa.

Di Napoli inserisce nel secondo tempo Gomez e Riggio ma le occasioni per il gol che riapre la partita sono poche, anzi, la prima occasione della seconda metà di gioco è degli amaranto su punizione. Zanini si batte, portandosi in attacco, e riesce a creare grandi azioni, ma spesso i compagni non lo seguono e non riescono a finalizzare. Nel momento in cui la partita sembra prendere la direzione della vittoria amaranto, ci pensa il neo entrato, oggi clamorosamente in panchina all’inizio, Giudo Gomez, che su punizione beffa Sala con un gran tiro, dimezzando lo svantaggio. Passano dieci minuti a ancora Gomez ci prova su punizione ma il suo tiro non sortisce gli effetti sperati. La partita si accende con i giocatori che non se le mandano a dire e più di una volta i contrasti diventano liti. L’Akragas ci prova in tutti i modi (Di Napoli inserisce Leveque per Pezzella) ma la Reggina si difende bene, con ordine. I biancazzurri ripiombano in zona playout e adesso dovranno operare sul mercato per colmare le lacune di una squadra che ha perso i suoi pezzi migliori.

REGGINA-AKRAGAS 2-1

Reggina: Sala, Gianola, De Francesco, Carpentieri (70’ Maesano) Knudsen, Coralli (83’ Bianchimano), Kosnic, Porcino, Cane, Romanò, Possenti. (Licastro, Tripicchio, Cucinotti, Silenzi,Comandè, Lancia, Mazzone, Tommasone)

Akragas: Addario, Carillo, Cazè (45’ Riggio) Russo, Pezzella, Palmiro, Zanini, Coppola (45’ Gomez) Longo, Sepe, Cochis. (Sarcuto, Leveque, Caternicchia, Rotulo, Privitera, Petrucci, Mazza, Sicurella).

Marcatori: 3’ Porcino; 19’ Coralli, 64′ Gomez


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