AstraZeneca ai quarantenni senza prenotazione

AstraZeneca ai quarantenni senza prenotazione

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    IL VACCINO FATELO VOI.NON HO PAURA NE’ MULTE NE DI CONTROLLI,E PRONTO A DIFFAMARE ,IO ADORO DIVULGARE,DIRE FALSITA’ E MANDARE A …..IO USCIVO ANCHE IN ZONA ROSSA.NESSUNO MI OBBLIGA A FARE QUELLO DEVO FARE.CHIAAAAAAAAAAAROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO CAPPELLARI

    E che vuoi l’applauso?!?! Esempio di inciviltà!!!

    Si auguri che non le venga il Covid. Anch’io glielo auguro. Se lei dovesse essere ricoverato in ospedale sarebbe a carico della comunità, quindi anche mio ospite.

    LEI E’ STATO INDIVIDUATO.

    Pessima esperienza a villa delle ginestre. Ti prenotano con il pfizer e ti appioppano il moderna.conclusione vaccino non fatto.

    In nessuna prenotazione si è mai scelto il tipo di vaccino da fare. In ogni caso, Pfizer e Moderna sono entrambi vaccini a mRNA, quindi praticamente la stessa cosa.

    Lei ha le competenze per giudicare quale dei due vaccini sia migliore?

    Ma ce ne sono di personaggi …..

    AstraZeneca lo fanno loro.

    Breve nota informativa……
    Astrazeneca, a chi viene somministrato
    Il vaccino Vaxzevria è stato approvato e viene somministrato alle persone a partire dai 18 anni di età, fatta eccezione per i soggetti estremamente vulnerabili. La scelta di privilegiare gli over 60 è una “raccomandazione”, contenuta in una circolare del ministero della Salute del 7 aprile. “Il bilancio beneficio/rischio del vaccino Vaxzevria si conferma complessivamente positivo – si legge nella nota – , in quanto il vaccino è sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave, ospedalizzazione e morte connesso al Covid-19. Attualmente tale bilancio appare progressivamente più favorevole al crescere dell’età, sia in considerazione dei maggiori rischi di sviluppare Covid-19 grave, sia per il mancato riscontro di un aumentato rischio degli eventi trombotici sopra descritti nei soggetti vaccinati di età superiore ai 60 anni”.
    E chi ha meno di 60 anni?
    Come spiegato sopra, la scelta di privilegiare gli over 60 è solo una “raccomandazione”. Anche l’Aifa ha spiegato che “poiché la maggior parte dei casi (di trombosi) si sono verificati in persone di età inferiore ai 60 anni, il Ministero della Salute italiano ha raccomandato un uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni e stabilito che chi ha già ricevuto una prima dose del vaccino Vaxzevria possa completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino”. Questo vuol dire che non c’è mai stato, quindi, un divieto nel somministrare AstraZeneca a chi ha meno di 60 anni. Dal canto suo l’Ema, l’agenzia europea per il farmaco, ha sempre ribadito che i benefici del vaccino Vaxzevria superano i rischi in tutte le fasce d’età e che non ci sono limiti anagrafici per il suo utilizzo.

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