CATANIA – La vita di Simone D’Arrigo è finita una sera di marzo, un sabato in cui, come capita spesso a Catania, i giovani della sua età riempiono i centri commerciali per uscire, vedersi, scherzare.
Sedici anni, D’Arrigo è caduto da una lucernario del centro Etnapolis, a Belpasso, e dopo un volo di quindici metri è stato soccorso dai sanitari. La corsa all’ospedale San Marco non è servita: D’Arrigo è morto nella notte tra sabato e domenica.
La caduta
Su come sia successo, che un ragazzo di sedici anni sia potuto cadere dal tetto di un centro commerciale, ci sono indagini in corso. La procura di Catania ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, atto dovuto, fanno sapere, per fare accertamenti e verificare il rispetto o la violazione delle norme di sicurezza. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Paternò.
Di quei momenti si hanno dunque pochi elementi. Il fatto che sia caduto da un lucernario. La presenza di altri ragazzi nelle vicinanze di D’Arrigo. Un testimone sentito dall’agenzia Ansa, un coetaneo di D’Arrigo che stava passando il sabato al centro Etnapolis, racconta la presunta dinamica: il giovane avrebbe iniziato a saltare, “forse per gioco”, sulla cupola del lucernario del parcheggio esterno del centro commerciale.
A quel punto, sempre secondo il racconto, il lucernario si sarebbe rotto e D’Arrigo sarebbe caduto. Subito dopo la caduta sarebbero arrivati, oltre ai sanitari, anche i parenti di Simone. Gli amici nelle vicinanze, i genitori e lo zio che urlavano.
Il cordoglio
Motta Sant’Anastasia, dove Simone D’Arrigo viveva, si è svegliata quindi in lutto. Il cordoglio sui social che riflette quello della vita reale. Il sindaco di Motta ha subito dato voce al dolore dei cittadini, in un messaggio in cui ha scritto: “Una tragedia questa sera che ha sconvolto tutti. Un giovanissimo che perde la vita è una notizia che non vorremmo mai sentire. Una telefonata che non vorremmo mai arrivasse. Siamo vicini alla famiglia”
A esprimere il lutto per la morte di Simone anche il centro di formazione professionale Ars, dove D’Arrigo era studente nella classe seconda C, percorso di ristorazione, nella sede di Catania.
“Simone ci ha lasciati troppo presto – si legge sulla bacheca della scuola – lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di compagni, docenti e tutta la comunità Ars”. Per onorare la sua memoria, in tutte le classi del centro di formazione sarà osservato un minuto di silenzio nella mattina di lunedì 10 marzo.
Ma su Facebook sono decine i messaggi di cordoglio per la morte di Simone D’Arrigo. La comunità di Motta Sant’Anastasia è unita nel dare il proprio appoggio alla famiglia, e soprattutto nell’incredulità per la scomparsa del sedicenne.