Inchiesta "spese pazze" all'Ars| Archiviazione per 18 deputati - Live Sicilia

Inchiesta “spese pazze” all’Ars| Archiviazione per 18 deputati

Palazzo dei Normanni, sede dell'Ars

Erano indagati per peculato. Altri 17 attendono di conoscere la loro sorte giudiziaria.

PALERMO – Per diciassette onorevoli dell’Ars, in carica o ex, arriva l’archiviazione per le cosiddette “spese pazze” che riguardavano le legislature 2008 e 2012. Il giudice per l’udienza preliminare ha accolto la richiesta della Procura.

“Sono stati affermati principi importanti di cui siamo sempre stati convinti assertori”, spiega l’avvocato Nino Caleca che assiste una grossa fetta degli indagati.

Escono dall’inchiesta l’attuale assessore regionale alla Formazione Bruno Marziano, del Pd, così come per i deputati del partito democratici Filippo Panarello e Concetta Raia; il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone, Vincenzo Vinciullo, Ncd e presidente della Commissione Bilancio dell’Ars, Alessandro Aricò (ex deputato di Futuro e libertà), Carmelo Currenti (ex deputato di Sicilia Democratica), Carmelo Incardona (ex Grande Sud), Antonino Scilla (ex Grande Sud), Giovanni Di Mauro (Mpa), Marco Lucio Forzese (Centristi per la Sicilia), Riccardo Savona (Forza Italia), Salvatore Giuffrida (ex deputato dell’Udc), Mario Parlavecchio (ex Mpa, difeso dagli avvocati Mauro Torti e Corrado Nicolaci), Giuseppe Picciolo (Sicilia Futura), Salvino Caputo (ex Popolo delle libertà), Giuseppe Buzzanca (ex Pdl) e Orazio D’Antoni (ex Mpa). Adesso i pm dovranno decidere sulle posizioni di altri 17 indagati.

“Le circostanze emerse nel corso delle indagini preliminari – scrive il gup Walter Turturici – appaiono indicative dell’inconfigurabilità del delitto (l’ipotesi era peculato, ndr) o comunque del dolo appropriativo avuto riguardo anche alla non implausibilità delle spiegazioni fornite dagli indagati”. Insomma, gli on onorevoli hanno dimostrato di aver speso i soldi dei gruppi parlamentari per finalità politiche e istituzionali. E in ogni caso non è emerso dolo dal loro comportamento.

Nei mesi scorsi i pm Maurizio Agnello, Sergio Demontis e Luca Battinieri avevano ottenuto il rinvio a giudizio dei capigruppo Giulia Adamo (Pdl, gruppo Misto e Udc), Giambattista Bufardeci (Grande Sud), Nunzio Cappadona (Aps, Alleati per la Sicilia), Rudy Maira (Udc e Pid), Livio Marrocco (Pdl e Fli), Cataldo Fiorenza (Pd e gruppo Misto), Salvo Pogliese (Pdl). Erano stati prosciolti Nicola D’Agostino (Mpa), Marianna Caronia, Francesco Musotto (Mpa) L’ex capogruppo Innocenzo Leontini (Pdl) era stato condannato a due anni con il beneficio della sospensione condizionale della pena. Assolto perché “il fatto non sussiste” Cateno De Luca (Mpa e Gruppo Misto).

Nel frattempo per alcuni degli ex capigruppo sono fioccate le pesantissime condanne della Corte dei Conti a risarcire i danni.


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