Spese pazze, rinviato ancora il processo d'Appello a Pogliese - Live Sicilia

Spese pazze, rinviato ancora il processo d’Appello a Pogliese

Il procedimento si è aperto ma non è entrato nel vivo. A Palermo è stato disposto un nuovo spostamento.

PALERMO – Un altro rinvio. Così il processo di secondo grado per le presunte spese pazze all’Ars, che vede imputato tra gli altri l’ex sindaco e adesso senatore di Fratelli d’Italia Salvo Pogliese, non è entrato nel vivo neanche stavolta. La Corte d’Appello di Palermo ha nuovamente spostato l’inizio reale del procedimento, stavolta al 16 novembre. La prima udienza era stata fissata per giugno ma, per un difetto di notifica, era stata rimandata a oggi.

La sentenza di primo grado era stata emessa a luglio 2020 e coinvolgeva, oltre a Pogliese, anche gli ex deputati Dino Fiorenza, Giulia Adamo, Rudi Maira e Livio Marrocco. Tutti hanno fatto ricorso in Appello e attendono, adesso, l’avvio del nuovo procedimento. Tra questi, Pogliese è probabilmente colui che ha subito più pesantemente le conseguenze della condanna in primo grado per l’accusa di peculato. Per lui i giudici hanno stabilito una condanna a quattro anni e tre mesi, per fatti risalenti agli anni in cui era un quotatissimo deputato del Pdl all’Ars.

È bastato il primo giudizio perché scattasse l’applicazione della legge Severino: l’ex sindaco del capoluogo etneo è stato sospeso per 18 mesi, come vuole la norma. Dopo una complessa vicenda giudiziaria civile, che ha portato prima allo stop della sospensione e poi alla sua rinnovata applicazione, il primo cittadino si è dimesso dal suo ruolo il 28 luglio 2022. Una decisione che, a detta sua e di chi lo circondava nell’amministrazione della città, era stata presa da tempo.

Le vicende catanesi, poi, si sono intrecciate con quelle del governo nazionale. La caduta del governo Draghi e la necessità di elezioni nazionali anticipate hanno costruito la congiuntura per cui le dimissioni di Pogliese da sindaco sono arrivate praticamente in contemporanea con la candidatura nella lista plurinominale di Fratelli d’Italia per il Senato della Repubblica. Un terzo posto, subito dopo l’ex governatore regionale Nello Musumeci e la candidata di Barcellona Pozzo di Gotto Carmela Bucalo. Entrambi eletti grazie ad altri posizionamenti strategici (Musumeci all’uninominale, Bucalo da capolista al plurinominale della Sicilia occidentale).

Così Salvo Pogliese ha centrato l’elezione a Palazzo Madama. “Avrei preferito restare sindaco di Catania“, ha detto in un’intervista a LiveSicilia. E non è escluso che, in futuro, possa ritentare la corsa per Palazzo degli elefanti. Dopo che, però, sul processo che lo vede imputato si sia scritta l’ultima parola.


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