Peppe Monaco
PALERMO – “Da un punto di vista etico, chi è precario da una vita si è conquistato sul campo il diritto alla stabilizzazione”. Questa la posizione dell’Ugl Sicilia, espressa dal segretario regionale Peppe Monaco, circa la vicenda dei quasi 20mila precari siciliani che rischiano di non veder rinnovato il proprio contratto da qui a brvee a causa dei paletti imposti per legge. Una situazione allarmante, che sta spingendo Palazzo d’Orleans e il governo nazionale a cercare altre soluzioni.
“A differenza del settore privato dove bastano due contratti a termine di seguito per ottenere che il posto di lavoro si trasformi a tempo indeterminato – continua Monaco – nel settore pubblico vigono altri steccati stupidamente incomprensibili, quanto altrettanto difficilmente superabili senza un legislatore regionale attento. E’ una vergogna che lavoratori utili e spesso indispensabili per la pubblica amministrazione dopo vent’anni e oltre debbono subire l’onta di un concorso. Diciamo no ai concorsi pubblici di cui sappiamo bene, (perchè la storia ce lo insegna), di quali vizi siano affetti considerato che i politici di turno li hanno spesso utilizzati per sistemare cani e porci. I precari il merito lo hanno acquisto nel tempo sostituendosi, a causa del blocco del turn over, ai lavoratori pensionati e alle ataviche carenze organiche degli Enti locali.
Piuttosto il tavolo tecnico istituto alla Regione non ha partorito alcuna novità sul tema degli ostacoli alla stabilizzazione. Solo una banale spettacolarizzazione dei limiti di un governo Regionale che quando va bene improvvisa, senza idee e senza soluzioni: solo piagnistei al governo centrale sui mali della nostra Regione, spesso con l’avallo del sindacalista compiacente di turno. Per questa ragione l’Ugl e altre e sigle proclameranno per il 15 novembre una manifestazione di protesta”.
