Tabella H, antimafia in rivolta | "Per noi un contributo ad hoc" - Live Sicilia

Tabella H, antimafia in rivolta | “Per noi un contributo ad hoc”

C'è chi paventa il rischio chiusura. ECCO TUTTI I CONTRIBUTI

La Finanziaria
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PALERMO – “È diventata non più prorogabile una rivisitazione legislativa delle modalità di sostegno della Regione alla fondazioni e ai centri studi antimafia storici”. A scriverlo sono i rappresentanti dei centri studi “Pio La Torre” e “Cesare Terranova”, delle fondazioni “Giovanni e Francesca Falcone” e “Gaetano Costa” che, proprio per discutere del tema, oggi sono stati convocati in audizione da Luca Sammartino, presidente del commissione Cultura dell’Assemblea Regionale Siciliana. Alla seduta sono invitati a partecipare anche gli assessori all’Economia Gaetano Armao e ai Beni culturali Sebastiano Tusa e il dirigente del dipartimento ai Beni culturali Sergio Alessandro.

Per i quattro enti antimafia infatti con il diminuire delle risorse erogate con i fondi della “Ex Tabella H” sarebbe quanto mai “urgente” prevedere un finanziamento triennale per dare certezza di programmazione culturale e organizzativa. “A rischio – secondo Vito Lo Monaco, presidente del Centro Pio La Torre- ci sarebbe la stessa vita degli enti” e così la richiesta sarebbe quella di “di distinguere, con legge, per capitolo di spesa, le associazioni antimafia storiche, quelle culturali e sociali”.

Sempre meno risorse per l’antimafia

Sotto accusa andrebbe in particolare l’attuale sistema di spartizione delle risorse di cui all’articolo 128 della finanziaria 2010 attraverso cui la “tabella H” è stata superata da un sistema di finanziamento su progetto. La concorrenza della associazioni più svariate avrebbe infatti ridotto il finanziamento per gli enti antimafia. Alla fondazione Falcone sarebbero andati 190mila euro a fronte degli 872mila richiesti, per il centro Pio La Torre le cifre stanziate sarebbero pari a circa 52mila euro mentre la richiesta di contributo valeva 228mila euro. Risorse ancora minori ci sarebbero state per gli altri due enti. Per il centro studi “Terranova” il finanziamento ammonterebbe a 13mila euro circa anche se la richiesta era di 70mila euro mentre alla fondazione “Costa” dovrebbero arrivare 6mila euro su una richiesta di 30mila.

La formale richiesta avanzata oggi dalle associazioni chiama in causa anche il presidente della commissione antimafia Claudio Fava, che nei giorni scorsi aveva espresso perplessità sui metodi di finanziamento usati per dividere le risorse dell’articolo 128 e che ha criticato il finanziamento dell’Istituto superiore di giornalismo che la scorsa finanziaria aveva deciso di abolire, non essendo riconosciuto dall’ordine dei giornalisti. Per Fava, da una parte è opportuno accogliere la proposta di riservare dei fondi alle associazioni antimafia e dall’altra occorre anche stabilire delle nuove regole per la distribuzione dei fondi dell’ex tabella H. “Le risorse – dice – devono essere affidate in modo più trasparente e devono essere stanziate davvero su progetto. Al momento invece le procedure si svolgono tra novembre e dicembre, quando l’anno sta finendo e dovrebbe piuttosto essere presentata la rendicontazione”.

I fondi agli altri enti culturali

La pioggia di finanziamenti con il diminuire delle risorse lascia tutti scontenti. Il decreto del dipartimento ai Beni Culturali, che divide risorse a 41 enti, stanzia 283mila euro per la fondazione Whitaker, 225mila euro per la fondazione Piccolo di Calanovella, 171mila euro per l’ Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari. Tutte gli altri prendono meno di centomila euro. C’è chi, come l’Istituto internazionale del papiro prende 87mila euro circa, a chi toccano poco più di diecimila euro come nel caso dell’Ente luglio musicale trapanese, e chi invece, come nel caso dell’associazione Kandinsky, prende meno di quattromila euro.

Le risorse del dipartimento all’Istruzione

La situazione cambia leggermente leggendo il decreto di finanziamento del dipartimento alla Formazione. Lì la torta da dividere è fra più grossa, vale infatti circa due milioni a fronde degli 1,8 milioni di euro a disposizione dei Beni culturali, ma soprattutto sono meno, quattordici, gli enti che devono dividersela. Al collegio universitario di merito Arces vanno 300mila euro, 294 al Centro siciliano Sturzo, 279 mila all’Istituto superiore internazionale di scienze criminali, 260mila all’associazione Don Giuseppe Puglisi, 251mila al Consorzio universitario per l’area della Sicilia occidentale e del bacino del Mediterraneo e 229mila euro all’Istituto superiore di giornalismo.

I finanziamenti del dipartimento alle politiche sociali

Il dipartimento alla famiglia e alle politiche sociali è stato quello che ha ricevuto dalle assegnazioni della giunta più risorse che sono state divise a 24 enti. A ricevere di più è il centro di accoglienza Padre Nostro che ha avuto uno stanziamento di 417mila euro. L’associazione Telefono arcobaleno avrà a sua disposizione 245mila euro mentre 237mila euro saranno stanziati per il centro studi Opera Don Calabria. Impegnati anche 166mila euro per la fondazione Ebbene e 161mila euro per l’associazione Inventare insieme. Alla Missione Speranza e Carità vanno 99mila euro e ancora 76mila euro per l’Associazione famiglie disabili e 37mila euro per l’Associazione famiglie down. L’elenco continua fino alle associazione che prendono 1050 euro: il Caleidoscopio e l’associazione Ermes.

Le cifre stanziate dagli altri dipartimenti.

Il dipartimento per le attività sanitarie ha finanziato trenta associazioni con finanziamenti che non superano i ventimila euro. Prendono di più l’associazione Aism Messina (19mila euro) la cooperativa Corallo (18mila euro) e l’associazione thalassemici (17mila euro).

Tante associazioni che hanno chiesto un finanziamento di mille euro al dipartimento al Turismo, allo sport e allo spettacolo riceveranno 394 euro circa. I contributi più corposi riguardano l’associazione elementi, a cui vanno 13mila euro Agricantus per cui sono stati stanziati 10mila euro.

Infine ci sono i contributi del dipartimento all’Agricoltura. Al consorzio di ricerca Coreras saranno erogati 102mila euro, 71mila euro son stanziati per il Consorzio di ricerca Ballatore e 91mila euro per il consorzio di ricerca delle Carni. Infine 60mila euro andranno l’Istituto zooprofilattico Mirri e 33mila euro al consorzio agrario di Agrigento.


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