L'opera dovrà essere "anche per i treni ad alta velocità".

"Ma prima abbiamo tanto da fare a livello di manutenzione delle infrastrutture esistenti". Franceschini: "Un bene portare l'alta velocità al sud".

Il ministro dell'Interno: "Il Parlamento ha dato l'ok alla rivalutazione del progetto, si dia il via ai lavori". Ma il presidente del Pd (nella foto) la pensa diversamente.

"Noi vogliamo autostrade efficienti, aeroporti collegati con le città con gli altri mezzi di trasporto in modo efficiente".

Il ministro dell'Interno esulta: "Il governo ha deciso: riparte la grande opera". Ma il titolare delle Infrastrutture "gela" il collega: "Nessun pregiudizio, ma le cose da fare sono altre". Mentre i grillini accusano: "Un annuncio che serve solo alla campagna elettorale di Alfano".

"L'opera consentirebbe al Mezzogiorno di essere maggiormente competitivo sul fronte italiano ed europeo".

Informativa alla Camera. Il ministro si è poi detto personalmente a favore della realizzazione dell'opera.

Il sindacato provinciale Orsa in una nota esprime preoccupazione per la dismissione definitiva di Rfi nello Stretto.

"Oggi è l'ultima volta che indosso la maglietta 'No Ponte', simbolo di una battaglia vinta. Adesso comincia una nuova storia".

Alla fine l'argomento Ponte sullo Stretto ha fatto "irruzione" nella campagna elettorale. Se n'è parlato con toni anche accesi durante il dibattito di questa mattina al Multisala Apollo, nell'ambito di "Focus Messina - La Sfida delle idee". I candidati sindaco hanno dibattuto su un argomento che evidentemente sta molto a cuore ai messinesi.

Il tardivo via libera da parte del ministero dei Beni culturali, che ha riconosciuto la compatibilità ambientale e paesaggistica del progetto.

E' tutta una storia di clausole e scadenze non rispettate. Morale della favola: Il Ponte non si farà. E dovremo accontentarci di una elaborazione grafica, come questa che pubblichiamo.

Il Cavaliere, giunto al Politeama alle 11.50, ha arringato la folla: "Prima di morire voglio attraversare il ponte sullo Stretto. Monti una delusione, non capisce nulla di economia. Casini e Fini difficilmente entreranno in Parlamento, Ingroia da sempre schierato".

Francesco Barca, ministro della Coesione territoriale, da Messina torna a bocciare il Ponte: "Ci sono altre urgenze, non è una priorità".

"Se vinco il Ponte sullo stretto di Messina si farà - ha assicurato il Cavaliere nel corso della trasmissione 'In Onda' su La7 -. Credo che sia un'occasione da non perdere".