PALERMO. Il procuratore aggiunto alla Dda di Palermo Antonio Ingroia e i sostituti Nino Di Matteo e Roberto Scarpinato hanno interrogato per un paio d’ore il senatore del Pdl Carlo Vizzini, accusato da Massimo Ciancimino di essere uno dei canali per il ricilaggio delle ricchezze raccolte dal padre. Al termine dell’interrogatorio il politico s’è detto sereno. A seguire è stato sentito Salvatore Cintola, senatore dell’Udc, che risponde alle stesse accuse.
Tesoro Ciancimino: interrogati Vizzini e Cintola
MAFIA
di
Andrea Cottone
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Io , se avessi perso un parente ucciso dalla mafia, mi indignerei a vedere come si è ridotta l’etica……
Io mi indigno a prescindere.
I siciliani avevano votato crocetta, subito dopo l’opera dei pupi ha preso il sopravvento, d’altra parte siamo in Sicilia quindi ci può stare. Tranne che con la politica seria.
Ed ora appare anche un principe del foro che ci spiega che tutto era legale.
Manca solo Pirandello.