The meaning of Mario| Il Time intervista Balotelli - Live Sicilia

The meaning of Mario| Il Time intervista Balotelli

Supermario è sulla copertina della versione internazionale del Time, il più popolare magazine statunitense. Il calciatore nel Manchester City ha rivelato cosa pensa dell'Italia, quali sono i suoi modelli politici e cosa succede adesso nella sua vita privata, stupendo il mondo intero con una versione di se stesso ancora poco conosciuta.

IL MAGAZINE STATUNITENSE
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Mario Balotelli

Il Time spiazza tutti, mettendo nella copertina dell’edizione internazionale Mario Balotelli: e pur non essendo un protagonista della realtà socio-politica planetaria, il SuperMario nazionale ha affidato i suoi pensieri su politica, razzismo e vita privata alle pagine dell’edizione asiatica e di quella europea del giornale statunitense.

Mario Balotelli ha soltanto ventidue anni, ma è diventato un simbolo dell’Italia calcistica e non: spesso le sue gesta sportive sono state affiancate e surclassate da quello che invece gli succedeva fuori dal campo. Ma Mario è un fenomeno nel vero senso della parola, un ragazzo di certo fuori dall’ordinario, e il magazine più autoritario d’America ha deciso di intervistarlo per conoscere meglio la sua personalità: “The meaning of Mario”, che in italiano potrebbe essere tradotto come “Il senso di Mario”, è il titolo che campeggia in bianco e rosso sul profilo del giocatore in copertina. Un richiamo al senso della vita, una vita giovane ma densissima.

I due giornalisti del Time che hanno realizzato l’intervista al Mario nazionale, sono rimasti quasi stupidi dal trovarsi di fronte “un adulto intelligente e accattivante”. E hanno tentato di scavare nell’infanzia di Balotelli, incentrando l’intervista sul tema del razzismo in Italia: “Il razzismo è cominciato soltanto quando ho iniziato a giocare a pallone”, si legge nell’articolo “Quando non ero famoso avevo tanti amici, la maggior parte italiani. Ma non si può far niente contro quei pochi stupidi razzisti”, poi Mario si lascia andare ai sentimentalismi, ricordando a tutti che se n’è andato sì, ma non ha abbandonato la nazione “Spero di poter aiutare l’Italia ad essere un paese moderno, come l’Inghilterra, come gli Stati Uniti”. Ed è Barack Obama l’esempio di una modernità che nel nostro paese ancora non trova spazio: “Mi piacerebbe incontrarlo”.

Immancabili anche le domande sulla sua vita privata, a cui risponde sorprendendo tutti: “Ormai non esco molto, sto sempre in casa. Io non ho alcun problema coi tabloid, semmai sono loro che li hanno con me. Non rispettano i miei spazi: io voglio essere un calciatore, non un modello”, è con questa rivelazione al Time Mario tenta di uscire dal personaggio che si era creato, tra follie al limite del comprensibile e l’aria di credersi una star mondiale.

“Mio figlio dovrà avere una madre capace di dirgli di no, perché io gli vorrò così bene che potrei non riuscirci”, continua, con una tenerezza che forse non ci si aspetta dal colosso che ha mostrato in mondovisione la sua forza durante gli Europei 2012. Mario Balotelli adesso è solo un ragazzo che vuole giocare a pallone, vuole dedicarsi al figlio, vuole cambiare il suo paese. Un ragazzo come tanti, finito sulla copertina del Time.

 


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