Trapani, mafia: batosta per amici e parenti di Messina Denaro I NOMI

Trapani, mafia: batosta per amici e parenti di Messina Denaro I NOMI

Pene pesantissime al processo nato dal blitz "Anno Zero"

PALERMO – Arriva la batosta per i tredici imputati. Tra di loro anche il cognato di Matteo Messina Denaro. Il Tribunale di Marsala ha accolto le richieste del procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Paolo Guido, e dei sostituti Francesca Dessì e Gianluca De Leo. Il processo nasceva dall’operazione antimafia “Annozero” del 19 aprile 2018).

Le pene più severe (25 anni ciascuno di carcere) sono state inflitte a Gaspare Como, cognato del latitante, al quale è contestato un ruolo di vertice nella “famiglia” di Castelvetrano, e a Dario Messina, ritenuto dagli inquirenti il nuovo reggente del mandamento mafioso di Mazara del Vallo.

Gli imputati e le pene

Queste le altre condanne: 21 anni per Vittorio Signorello, anche lui di Castelvetrano, 17 anni per Bruno Giacalone, di Mazara del Vallo, 17 anni per Vito Bono, di Campobello di Mazara, 17 anni per il mazarese Giovanni Mattarella, genero del defunto boss Vito Gondola, detto “Coffa”, 16 anni per il castelvetranese Carlo Cattaneo. Quest’ultimo, operante del settore delle sale giochi e scommesse on line, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Quattro anni per l’ex consigliere comunale di Castelvetrano Calogero “Lillo” Giambalvo, 7 anni per il campobellese Giuseppe Accardo, 4 anni per Carlo Lanzetta, 4 anni ciascuno per Nicola Scaminaci, Giuseppe Tommaso Crispino e Maria Letizia Asaro. Tra le accuse a vario titolo contestate agli imputati, oltre all’associazione mafiosa, anche l’estorsione, i danneggiamenti (incendi), il trasferimento fraudolento di valori e il favoreggiamento.

Gaspare Como, dunque, non è solo il cognato di Matteo Messina Denaro, ma pure l’ultimo erede del padrino latitante. In carcere era finito pure Rosario Allegra, deceduto nel corso del processo all’età di 65 anni per un aneurisma

Un’intera famiglia in carcere

Sono i mariti rispettivamente di Giovanna e Bice, sorelle del latitante. Per un lungo periodo sono stati gli unici due maschi rimasti in libertà. Solo di recente, infatti, sono stati scarcerati il fratello del padrino, Salvatore Messina Denaro, e il cognato Vincenzo Panicola, marito di Anna Patrizia, pure lei in carcere.

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Filippo Guttadauro, marito della quarta sorella del latitante, Rosalia, è detenuto da tempo. Nell’elenco di chi sta scontando una condanna ci sono anche Francesco Guttadauro, figlio di Filippo e nipote del cuore di Matteo Messina Denaro, e Girolamo Bellomo, nipote acquisito in quanto marito di Lorenza Guttadauro (figlia di Filippo). Perché a casa Messina Denaro la mafia è un affare di famiglia.

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