Trasporti, Ast sul piede di guerra: | "Siamo pronti a qualsiasi azione" - Live Sicilia

Trasporti, Ast sul piede di guerra: | “Siamo pronti a qualsiasi azione”

I dipendenti attendono ancora il pagamento degli stipendi di ottobre. Ma intanto l'Azienda siciliana trasporti, che vanta un credito nei confronti della Regione di 15 milioni di euro, annuncia la dismissione di oltre 4.800 chilometri di percorsi.

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Piove sul bagnato. E così, in una Sicilia travolta dagli scioperi, l’Ast, l’Azienda siciliana trasporti, è pronta a dare battaglia. “Se non ci saranno comunicati tempi certi sul pagamento degli stipendi di ottobre dei dipendenti dell’Ast, non usciremo più dagli uffici della direzione generale, siamo stanchi di assistere a questa deriva che sta penalizzando fortemente il futuro dei dipendenti, delle loro famiglie e del servizio di trasporto per i cittadini”. Ad affermarlo è Amedeo Benigno (nella foto), segretario regionale della Fit Cisl, in vista dell’incontro di domani mattina fra i sindacati e la direzione generale dell’Azienda di trasporti, convocata per parlare della rimodulazione del programma di esercizio. “Ci sembra paradossale che invece di preoccuparsi di pagare gli stipendi l’Azienda abbia convocato i sindacati sulla rimodulazione del programma di esercizio, l’ulteriore riduzione delle corse penalizzerebbe ancora di più i viaggiatori, i lavoratori pendolari, e gli studenti siciliani”.

In particolare, nel nuovo piano d’impresa a essere dismessi saranno oltre 4.800 chilometri di percorsi: i servizi urbani ad Acireale, Augusta, Caltagirone, Chiaramonte Gulfi, Gela, Lentini e Carlentini Ragusa, Gela Salemi e Siracusa. Saranno ridotti invece del 20% i servizi a Barcellona Pozzo di Gotto, Milazzo, Modica, Paternò e Scicli. Saranno dismesse anche altre linee extraurbane in provincia di Catania, Enna, Ragusa, Trapani e Palermo.

“L’Azienda inoltre – continua Benigno – ha dato disposizioni alle biglietteria di non emettere abbonamenti settimanali e biglietti di andata e ritorno perché non è più in grado di garantire il servizio, favorendo ancora di più il settore dei privati a danno del pubblico”.

Ma non è soltanto questo il problema. I sindacati denunciano infatti le gravi mancanze della Regione, che non ha stanziato i fondi promessi anche per assicurazioni e manutenzione dei mezzi, senza dimenticare il rifornimento di gasolio. “La Regione – afferma Benigno – deve all’azienda circa 15 milioni di euro stabiliti dal budget 2012 approvato l’anno scorso”. Di quelle somme l’Ast non ha visto neanche un centesimo. E così facendo a rischio non ci sono solo gli stipendi dei dipendenti, ma anche l’acquisto del gasolio per gli autobus e la manutenzione dei mezzi di trasporto.

“Il tavolo tecnico programmato dalla Regione non si è svolto a settembre – continua Benigno –, anche perché gli uomini dell’ex presidente della Regione Lombardo in quel periodo erano impegnati in campagna elettorale, invece di preoccuparsi del futuro dell’Azienda. Adesso chiediamo al presidente Crocetta un intervento urgente come il vincolo delle somme da versare ai comuni in modo che vengano subito stornate nelle casse dell’Ast”.

Il segretario della Fit Cisl Sicilia conclude: “In tanti hanno finora espresso preoccupazione sulla fusione per incorporazione che darebbe ossigeno all’Azienda, in un contesto di riorganizzazione complessiva, ignorando invece il fatto che così facendo si va verso lo smantellando di un’Azienda che fa gola al settore della autolinee private. La Cisl non si farà intimidire da nessuno e continuerà a preoccuparsi del futuro dell’Azienda trasporti. Non ci servono salvatori della patria solo sulla carta, occorrono i fatti in assenza dei quali organizzeremo tutte le possibili azioni da mettere in campo a tutela dei cittadini e dei lavoratori”.


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