Trekking culturale Alla scoperta del barocco

Trekking culturale|Alla scoperta del barocco

“Una città insolita tra monasteri, conventi, mascheroni, barocco, musei e pittura".

Acireale si apre ai tour turistici con il “trekking culturale e paesaggistico”. Passeggiate alla scoperta del barocco tra chiese, palazzi nobiliari, musei molto particolari come quello dei pupi e grandiosi paesaggi naturalistici tra Santa Caterina, Santa Maria delle Grazie e Santa Maria dell’Aiuto nel suggestivo scenario della riserva di Acquegrandi.

Una full-immersion nella riserva naturale orientata della Timpa. Fabio Manciagli è l’assessore al turismo, sport e cultura della cittadina che porta il nome del pastore Aci. “Quest’anno è stato caratterizzato da quello che è successo a livello mondiale con la pandemia da Covid-19. Abbiamo dovuto modificare i piani turistici che erano stati approntati, ma stiamo ripartendo”.

Il numero di turisti che arrivano dall’estero è molto minore rispetto a quello degli anni passati. “I visitatori nella nostra città sono in maggioranza italiani compresi quelli che arrivano dalle zone limitrofe. Registriamo sempre più presenze in città e abbiamo lanciato diverse offerte – ribadisce l’assessore Manciagli – che spaziano dall’intrattenimento con iniziative che la sera animano le strade e le piazze acesi. Una particolare attenzione alla cultura, alla storia e al magnifico paesaggio che il nostro territorio offre al visitatore grazie all’accordo sottoscritto con l’associazione guide Catania con diversi tour guidati.”

I primi “trekking culturali” sono andati già sold-out, ma continueranno tutti i fine settimana fino a settembre. Laura Cannavò è una guida dell’associazione Guide Turistiche Catania. “Una Acireale insolita tra monasteri, conventi, mascheroni, barocco, musei e pittura. Un vero e proprio trekking culturale alla scoperta di una delle città tra le più ricche di storia e cultura della provincia etnea”.

Tra le visite, durante le passeggiate, spicca quella dedicata al museo dei pupi dei fratelli Macrì. Il teatro dell’opera dei pupi fu fondato nel 1887 da Mariano Pennisi che nel 1934 passò il testimone a Emanuele Macrì. “Nel 1983 la Soprintendenza ai Beni Culturali del capoluogo etneo – precisa Laura Cannavò – ha dichiarato che il teatro di via Alessi è una testimonianza di interesse culturale e unico esempio di teatro stabile legato all’opera dei Pupi”.

All’interno del museo sarà possibile ammirare nel dettaglio pupi, teste, panche e attrezzature teatrali originali e uniche. “Una ‘summer 2020’ tutta acese – ribadisce l’assessore Manciagli – grazie all’intervento della nostra amministrazione e dell’ARS le passeggiate culturali e paesaggistiche sono gratuite. Ma non solo. Abbiamo organizzato diversi eventi negli spazi più attrattivi della nostra città con musica, spettacoli e intrattenimento con i carri del carnevale, tra i più importanti d’Italia, che si possono ammirare passeggiando tra le vie e le piazze cittadine A questo abbiamo unito la possibilità di scoprire la storia della nostra città a livello monumentale e culturale.”

A breve partirà anche un’altra iniziativa turistica con un accordo tra la TouristService e l’amministrazione comunale con una fermata di bus turistici riservata ad Acireale. Il numero massimo per i gruppi che partecipano a tour turistici è di 25 persone. Mascherina obbligatoria per tutti i partecipanti e uso di audio-guide per il distanziamento.

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