La Santuzza ha fatto il miracolo: nonostante il magro bilancio delle casse comunali, quest’anno splendore e sorprese non mancheranno, seppure si tratterà di un festino all’insegna del rigore e dell’attualità. A pagare i fuochi d’artificio sarà Banca Nuova che per l’occasione ha rinunciato alla tradizionale serata di gala per i propri clienti. La Regione, dal canto suo, darà un contributo con i fondi Por, circa 300mila euro, meno di quanto stanziato lo scorso anno. “Il festino riflette la situazione della città e in questo momento di crisi non si possono fare spese folli”, ha detto il sindaco alla conferenza stampa.
Tema della 385esima edizione del festino sono le donne, “con il loro coraggio, abnegazione e forza” e i migranti, simboleggiati dal carro ideato dall’artista Gaetano Zingales e dedicato a tutte le vittime del mare. “Ho progettato un ‘natante del Mediterraneo’, un relitto del mare – ha detto – che si nobilita, tingendosi d’oro, con la presenza di santa Rosalia che lo rende, così, carro trionfale”. “Non si tratterà di un carro effimero ma di un’opera d’arte – spiega Alfio Scuderi, direttore artistico dell’evento – che sarà poi esposta a Villa Giulia, a fianco al carro ideato, per la scorsa edizione, da Kounellis”.
Il corteo, che come ogni anno partirà la sera del 14 dalla Cattedrale, dalle 21, sarà l’anima del festino con una coreografia interamente ispirata al mare e all’acqua purificatrice. Ad arricchire la sfilata otto danzatrici, due grandi angeli in volo, 600 palloni, e la ‘banda del mare’ che interpreterà brani contemporanei e della tradizione siciliana ispirati al Mediterraneo, filo rosso della manifestazione. E nei giardini della Cattedrale un’installazione lunga 100 metri ridisegnerà i contorni stessi del Duomo grazie a 70 getti d’acqua in movimento sincronizzato che simboleggeranno la purificazione, il miracolo e la salvezza. Ad aprire un festino incentrato sulle donne, due artiste dell’Isola “che rappresentano il presente e la tradizione della Sicilia”, Rori Quattrocchi e Isabella Ragonese (l’attrice che dopo ‘Nuovomondo’ ha interpretato l’odissea dei precari per Virzì in ‘Tutta la vita davanti’). Entrambe leggeranno due liriche della poetessa Alda Merini, accompagnate dal sax di Rita Collura. Concluderà la prima parte del festino la voce potente di Antonella Ruggiero, con 4 brani di musica sacra riarrangiati e l’Ave Maria di Gounod.
Ad anticipare la serata due manifestazioni: “La nave dei miracoli“, omaggio del teatro popolare alla santuzza che andrà in scena alla Kalsa, l’11 luglio alle 21.30 e “Rosalia e la città delle rose“, omaggio dei musicisti alla patrona che si svolgerà la serata seguente. Il soggetto e la regia degli spettacoli sono di Gigi Borruso. “Le donne hanno dato esempi di vita forti, contro quell’idea che le vorrebbe ‘sesso debole’ e lo hanno fatto a partire dalla Chiesa – ha detto monsignor Paolo Romeo – Santa Rosalia ha liberato la città dalla peste e diversi martiri del I secolo sono proprio donne”. L’arcivescovo di Palermo ha ricordato inoltre la figura di Don Puglisi e la “generosità dei palermitani nonostante il momento di crisi: nella colletta promossa in tutte le chiese dell’Arcidiocesi il 19 maggio scorso per i terremotati dell’Abruzzo sono stati raccolti 220mila euro”.