TRAPANI – Un solo candidato, collegato con tre liste, e sotto un semplice spazio vuoto. Si presenta così il manifesto elettorale per il turno di ballottaggio del 25 giugno a Trapani. In corsa soltanto il candidato del Pd, Piero Savona, sotenuto anche dalle liste civiche ‘Cittadini per Trapani’ e ‘Trapani svegliati’. Il manifesto, decisamente anomalo, è stato ufficializzato dal Comune di Trapani e sopra il riquadro con il nome di Savona si legge al singolare: “Candidato per l’elezione diretta alla carica di sindaco che avrà luogo domenica 25 giugno 2017”.
Savona avrebbe dovuto duellare con Mimmo Fazio, il candidato sindaco più votato al primo turno, ma quest’ultimo ha deciso di non completare la lista degli assessori designati autoescludendosi automaticamente dal ballottaggio. A questo punto, per essere ritenuta valida, l’elezione dovrà vedere la partecipazione della maggioranza assoluta del corpo elettorale. Savona , a sua volta, dovrà ottenere il 25 per cento dei voti calcolato sull’intera base degli aventi diritto al voto. Se così non sarà, le elezioni verranno invalidate e interverrà un commissario inviato dall’assessorato regionale agli Enti locali che farà le veci del sindaco e della giunta traghettando la città fino alla prima data utile per nuove elezioni.
Ma che problemi ci sono Musumeci , D’Ali’ , Turano , Guicciardi, Ruggirello etc.etc.etc.
sistemeranno tutto.
Speriamo comunque che la gente normale si svegli così che anche a Trapani il voto utile per lo scossone da dare alla “camola siciliana” possa primeggiare.
Complimenti a Salvo Toscano per la radiografia di un territorio sofferente, al capezzale del quale, si trova un commissario e non un sindaco. Per colpa di chi?
Trapani, Messina e Ragusa sono le tre punte dell’iceberg Sicilia. Esprimono la migliore economia sostenibile fondata sulle risorse dei territori ma poco gradita alla politica delle clientele. Se la politica in Sicilia fosse meno palazzo e più territorio forse non saremmo a questo punto. Dove c’è economia non proliferano ne clientelismo e tantomeno populismo. Una politica che mette alle attività produttive chi non ha mai prodotto nulla non può dare un futuro alla Sicilia
Un bellissimo articolo, puntuale ed approfondito è proprio così. Ma ho la quasi certezza che nessuno voglia cambiare , temo persino che i giovani vengano condizionati dall’andazzo. Per quanto riguarda i nomi dei politici citati, hanno proseliti a fiumi. Con orrore ancora oggi i loro comitati elettorali sono affollatissimi, devoti e sottomessi, nonostante il mondo vada in ben altra direzione. Trapani una bellissima città che si fonda sull’esclusivo coraggio di una classe di commercianti ed imprenditori che marciano sfidando ogni difficoltà imposta dal sistema, ma che cominciano a non sperare più. I commissari? Una vera rovina, sostanzialmente un carico su un sociale martoriato. L’unica personalità ufficiale in solitario , il Prefetto. Trapani meravigliosa, solare, benedetta dalla natura, maledetta dalle sue radici. Non resta che augurarsi una variante, con moderato ottimismo.
Il voto è il VOTO, e non è né utile né inutile ma l’espressione della volontà popolare. Piuttosto è inutile chi non va a votare delegando ad altri le scelte che lo riguardano. Ma poi quale sarebbe questo presunto “voto utile”?
Nel nostro DNA, per chi conosce la storia dei trapanesi, c’è coraggio, orgoglio per le nostre origini. Sentimenti che ora come mai si devono risvegliare per svoltare e togliere di dosso questa cappa oscura che offusca una Città meravigliosa.
Bisogna ripartire da un lungomare unico, dalla cantieristica, dai monumenti leggendari come la Colombaia, da Erice che dovrebbe essere quotidianamente presa d’assalto dai turisti e da tanto altro.
Trapani solo specchio in piccolo dell’italia
Erice ? La città dei fantasmi ? Non vi abita più nessuno in cima al monte, dieci anni di sindacatura di grande spessore hanno spopolato i residenti. Solo bar, ristoranti, souvenir e pizzerie ( tutto estivo) non un negozio dove comprare alimentari durante l’inverno !
A SALVO TOSCANO
Ho ricevuto, da una mia amica non siciliana, questo messaggio:
“Dopo aver letto il pezzo di Toscano su Trapani… che voglia pazzesca di Sicilia che ho!”.
Saper parlare della Sicilia, compresi i suoi problemi, è mettere una calamita nel cuore.
Complimenti.
Veramente l’imprenditoria trapanese si è molto giovata dell’attività degli esponenti politici locali. L’aeroporto, per esempio, è tenuto su più dai contributi dei comuni della ex provincia, molti dei quali ne traggono un vantaggio relativo, che dall’apporto dell’ex capoluogo, prontissimo, di contro, a mettere i puntini sulle ‘i’ a proposito dell’esclusiva del servizio taxi a favore degli operatori trapanesi, nonostante l’aeroporto ricada in parte nel comune di Marsala, e sulle caratteristiche del trasporto di linea a mezzo bus, ‘urbano’ se diretto verso Trapani ed extra urbano verso qualunque altra direzione. Nonostante la tratta attraversi pure il territorio comunale di Paceco. Per non parlare dei collegamenti marittimi, tutti accentrati a Trapani, nonostante la geografia, il buon senso, e l’economia del territorio suggerirebbero altrimenti. Quanto al Prefetto, con tutto il rispetto ritengo che, in Sicilia, di prefetti ne bastino 3 od al massimo 4: a Palermo, Catania e Messina. Al limite pure a Siracusa. Tra Trapani e Palermo c’è meno di un’ora di auto.