ROMA – “Parlare di terza dose è fuorviante, come è fuorviante parlare di vaccinare i bambini al di sotto dei 12 anni, perché la bilancia penderebbe tutta sul rischio e poco sul beneficio”.
Più rischi che benefici, per questo Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani, dice no ai vaccini dei bambini con meno di 12 anni.
L’annuncio
Francesco Vaia ha lanciato un video messaggio, partendo dalla necessità di vaccinare alcune fasce d’età.
“Andiamo dritti all’obiettivo – ha detto il direttore dello Spallanzani – vacciniamo le popolazioni esitanti e dubbiose, da 49 a 59 anni”.
No alla terza dose
“Parlare di terza dose è fuorviante – insiste Vaia – come è fuorviante parlare di vaccinare i bambini al di sotto dei 12 anni, perché la bilancia penderebbe tutta sul rischio e poco sul beneficio”.
Il direttore dello Spallanzani rilancia gli anticorpi monoclonali: “È il momento di puntare sempre di più sull’altro strumento strategico che sono gli anticorpi monoclonali che, attenzione, non sono alternativi al vaccino ma integrativi del vaccino. Bisogna utilizzarli – conclude – oltre che come terapia, come immunoprofilassi”. Guarda il video