Ferrandelli, il candidato |senza più coalizione - Live Sicilia

Ferrandelli, il candidato |senza più coalizione

Il vertice sulle primarie
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Intorno a Ferrandelli, la coalizione di centrosinistra non esiste più. E’ questo il dato di fatto che è emerso qualche minuto fa, al termine dell’incontro organizzato per stamani tra il Segretario provinciale del Pd, Vincenzo Di Girolamo, e i quattro candidati alle primarie del 4 marzo, per capirne le posizioni definitive nel dopo-votazioni. “Chi si è staccato dalla coalizione non riconoscendosi in Ferrandelli, – ha detto lo stesso Di Girolamo – è come quei bambini che giocano a calcio e dopo aver perso la partita, rubano il pallone per ripicca”.

Anche Fabrizio Ferrandelli, al termine della consultazione durata per lui più di un’ora, si è espresso in merito: “Non riconoscere il risultato delle primarie è prima di tutto un atto di irresponsabilità verso Palermo e i suoi cittadini. Chi spaccherà la coalizione, dovrà accollarsi la responsabilità di aver indebolito il centrosinistra a favore di Costa e Aricò. Il 4 marzo, 30000 palermitani hanno espresso la propria preferenza e io, in quanto vincitore, terrò fede all’impegno che ho preso”. Per lui, comunque, tutte le porte rimangono aperte: “Non porterò avanti nessun rancore od orgoglio verso chi, già dal 5 marzo, mi ha attaccato anche violentemente. – ha continuato Ferrandelli – Quello che cerco è un centrosinistra unito e forte che vinca al primo turno”.

Apertura al dialogo con Rita Borsellino o Leoluca Orlando, quindi: ”Orlando è così, si arrabbia e si schiera contro di me, ma non per questo precludo la possibilità di dialogo – ha aggiunto Ferrandelli – io per primo sentirò tra qualche minuto la Borsellino ed andrò a trovarla”.

Parlare di altre candidature “parallele alla mia, invece mi sembra insensato – ha concluso quindi Ferrandelli – chi dovesse portare avanti un nuovo candidato dovrebbe prima di tutto spiegare il perché ai propri elettori”.

Intorno a Ferrandelli, la coalizione di centrosinistra non esiste più. E’ questo il dato di fatto che è emerso qualche minuto fa, al termine dell’incontro organizzato per stamani tra il Segretario provinciale del Pd, Vincenzo Di  Girolamo, e i quattro candidati alle primarie del 4 marzo, per capirne le posizioni definitive nel dopo-votazioni. “Chi si è staccato dalla coalizione non riconoscendosi in Ferrandelli, – ha detto lo stesso Di Girolamo – è come quei bambini che giocano a calcio e dopo aver perso la partita, rubano il pallone per ripicca”.

Anche Fabrizio Ferrandelli, al termine della consultazione durata per lui più di un’ora, si è espresso in merito: “Non riconoscere il risultato delle primarie è prima di tutto un atto di irresponsabilità verso Palermo e i suoi cittadini. Chi spaccherà la coalizione, dovrà accollarsi la responsabilità di aver indebolito il centrosinistra a favore di Costa e Aricò. Il 4 marzo, 30000 palermitani hanno espresso la propria preferenza e io, in quanto vincitore, terrò fede all’impegno che ho preso”. Per lui, comunque, tutte le porte rimangono aperte: “Non porterò avanti nessun rancore od orgoglio verso chi, già dal 5 marzo, mi ha attaccato anche violentemente. – ha continuato Ferrandelli – Quello che cerco è un centrosinistra unito e forte che vinca al primo turno”.

Apertura al dialogo con Rita Borsellino o Leoluca Orlando, quindi: ”Orlando è così, si arrabbia e si schiera contro di me, ma non per questo precludo la possibilità di dialogo – ha aggiunto Ferrandelli – io per primo sentirò tra qualche minuto la Borsellino ed andrò a trovarla”.

Parlare di altre candidature “parallele alla mia, invece mi sembra insensato – ha concluso quindi Ferrandelli – chi dovesse portare avanti un nuovo candidato dovrebbe prima di tutto spiegare il perché ai propri elettori”.


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