Bimbo in overdose di cocaina| Genitori rinviati a giudizio - Live Sicilia

Bimbo in overdose di cocaina| Genitori rinviati a giudizio

In merito al caso del bambino di 18 mesi che nel dicembre del 2011 fu ricoverato in fin di vita, per quella che risultò un'overdose di cocaina, Il pm Ennio Petrigni ha richiesto il rinvio a giudizio per i genitori.

i fatti del dicembre 2011
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PALERMO – Il pm Ennio Petrigni ha inoltrato al gip Lorenzo Jannelli la richiesta di rinvio a giudizio per i genitori del bambino che nel dicembre 2011, quando aveva 18 mesi, fu ricoverato all’ospedale dei Bambini di Palermo in fin di vita. Durante la visita furono scoperti sul corpicino del piccolo lividi e graffi ovunque e segni di bruciature sulle manine.

E nelle urine una concentrazione di cocaina tale da far temere un’overdose. I genitori, tossicodipendenti, sono entrambi accusati di lesioni gravi per aver lasciato sul tavolo tracce di cocaina che venivano ingerite dal bambino e dagli altri due figli. Inoltre, la madre deve rispondere anche di maltrattamenti per aver colpito ripetutamente alla testa e al volto il piccolo e lasciando che i fratelli gli provocassero, per gioco, bruciature sulle mani, graffi e lesioni traumatiche. Interrogati dalla polizia, allertata dai medici subito dopo il ricovero, i due hanno inizialmente dato una versione assolutamente inverosimile dei fatti: la madre ha raccontato che il piccolo era caduto dal seggiolone.

Le bruciature alle manine gliele avrebbe procurate il fratellino di appena due anni e mezzo con un accendino. Una storia che non ha convinto gli investigatori, i quali sono andati a casa della donna scoprendo la prima di una lunga serie di bugie: la ragazza non viveva più lì, ma da poco si era trasferita dal convivente dove, però, non è stato trovato nessun seggiolone.

A cedere alle contestazioni della polizia è stato il compagno della donna, che ha raccontato le continue violenze della madre sui bambini. Restava da chiarire la presenza di cocaina nelle urine del piccolo. Durante la notte l’uomo ha ammesso di essere tossicodipendente e di fare uso da tempo di cocaina assieme alla compagna.


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