PALERMO – Domani, mercoledì 1 ottobre 2014, alle ore 17 nei locali di “Doppio Binario – Stazione San Lorenzo” (via Maltese 89, Palermo) si terrà un confronto tra il deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli, il parlamentare di Articolo 4, Lino Leanza, il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Palermo, Antonino Candela, il direttore della Caritas Diocesana, don Sergio Mattaliano e il professore Fulvio Vassallo Paleologo, docente di Diritto di Asilo e Statuto costituzionale dello Straniero per arrivare immediatamente all’approvazione di una legge regionale sull’Immigrazione con norme a sostegno dell’accoglienza, dell’inclusione sociale, della convivenza civile, dell’integrazione partecipe, dei diritti e della tutela dei cittadini stranieri. L’incontro sarà moderato dal giornalista di Live Sicilia, Salvo Toscano.
L’iniziativa, promossa da Fabrizio Ferrandelli, dal titolo “Tragedia di Lampedusa. Un anno dopo, passare dalle parole ai fatti” si pone l’obiettivo di arrivare presto all’approvazione del ddl, presentato un anno fa, dal deputato del Pd. Il testo, composto da 22 articoli, prevede la creazione di una Consulta e di un Osservatorio regionale sull’immigrazione; la stesura di un Piano regionale di indirizzo per le politiche sull’immigrazione; un ‘Registro delle associazioni degli immigrati’; indica le modalità di cooperazione fra la Regione Siciliana e i Paesi di provenienza dei migranti; individua i soggetti destinatari delle norme a tutela dei diritti e delle tutele; prevede specifiche misure per assicurare assistenza sanitaria, istruzione, integrazione culturale, interventi abitativi, misure contro la discriminazione, accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo; vi è poi una parte del ddl sui Centri di accoglienza. Ci sono inoltre alcune misure per favorire l’accesso al credito per creare occasioni di lavoro per gli immigrati.
“Il 3 ottobre di un anno fa – dice Ferrandelli – il tragico naufragio di un’imbarcazione libica a largo di Lampedusa, con 366 morti e 20 dispersi, scosse le coscienze dell’Italia e dell’Europa intera. Papa Francesco su Twitter scrisse subito: ‘Mi viene la parola vergogna: è una vergogna!’. In tante altre circostanze il Pontefice aveva sottolineato l’importanza di unire gli sforzi affinché simili tragedie non si ripetessero più e soprattutto aveva lanciato un monito: quello di non trasformare la memoria in un semplice ricordo, in ‘un evento abituale’. Unire gli sforzi, quindi, e alimentare la memoria con cose concrete”.
“Ad un anno di distanza da quel tragico 3 ottobre – continua Ferrandelli – ritorno a chiedere alla politica, all’istituzione regionale di passare dalle parole ai fatti. Il mio ddl è in esame in commissione Affari Istituzionali dell’Ars ed è stato accorpato a quello del collega Lino Leanza e insieme chiediamo che la Sicilia si doti immediatamente di questa legge di civiltà. Sarebbe anche un segnale importante, in perfetta sintonia con quei due concetti espressi da Papa Francesco: unire gli sforzi ed evitare che la memoria diventi un semplice ricordo”.
