L’arte di Mary, cerotti colorati per rallegrare il Natale - Live Sicilia

L’arte di Mary, cerotti colorati per rallegrare il Natale

La creatività di una giovane volontaria dell’associazione “Voi” al servizio dei piccoli pazienti del reparto di Pediatria di Biancavilla.

VOLONTARIATO IN CORSIA
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BIANCAVILLA – “Vuoi vivere felice? Viaggia con due borse, una per dare e l’altra per ricevere”. Le parole del poeta e drammaturgo Goethe sembrano essere la filosofia di vita di Mary Monciino. Per la trentenne volontaria di Biancavilla, difatti, la sua borsa deve rigorosamente contenere pennarelli, matite colorate, libri di fiabe e tutto quel materiale pronto a strappare un sorriso. Anche in quei luoghi in cui il buonumore raramente bussa alla porta e le giornate sembrano una, fotocopia dell’altra. E tutto diventa più difficile se a vivere quei momenti sono i bambini.

“Il mio viaggio nel mondo del volontariato – racconta Mary Monciino – è iniziato nel 2009 quando, studentessa in Scienze della Formazione, ho deciso di concludere il mio percorso universitario con una tesi sperimentale dal titolo ‘Malattie e narrazione nel bambino ospedalizzato, il ruolo della narrative-based medicine’. Osservare sul campo, quotidianamente, i piccoli pazienti del reparto di Pediatria dell’ospedale ’Nesima’ di Catania mi stimolava sempre di più, a tal punto da decidere, successivamente, di iniziare un percorso come volontaria all’interno dell’associazione ‘Voi’, una delle poche realtà capace di coinvolgere non solo i bambini con un grado di autonomia adeguata a svolgere attività durante la permanenza in reparto, ma anche chi, costretto da flebo e stecche, viene spesso escluso dal gioco”.

Già perché, se nelle vene di chi decide di investire sul prossimo non scorre una buona dose di empatia, non è facile arrivare al cuore degli altri. “I bambini obbligati a rimanere in un letto d’ospedale – spiega Mary – spesso sono apatici, a volte non hanno la forza necessaria per poter tenere in mano una matita, tantomeno il desiderio di prestare attenzione a passatempi troppo movimentati. In poche parole occorre inventarsi qualcosa di divertente ma di non particolarmente invadente. Così, ti avvicini magari con un libro di fiabe, cominci a raccontare una storia e finisci per colorare con personaggi Disney le garze e i cerottini presenti nelle loro esili braccia a causa delle flebo”. Cuoricini, sirenette, tigri e leoni, pronti a riportare i bambini nel mondo della fantasia e della creatività nonostante la sofferenza del momento. Per i volontari a contatto con queste realtà ogni giorno in reparto è una nuova lezione di vita o una conferma? “Per me – risponde Mary – è una conferma di quanto i piccoli gesti possano arricchirti. In questi anni sono tante le storie e i bambini che non potrò mai dimenticare, mi viene in mente quella di una madre preoccupatissima per il figlio di 4 anni che non riusciva a prendere peso, un giorno ad aggravare la situazione ci pensò il morbillo che costrinse il bambino a rimanere isolato in una stanza. Consapevole di essere immune a tale malattia esantematica, andai a trovarlo invitandolo a colorare un po’ insieme, ma il bambino preoccupato mi disse: no Mary, io non posso, ho il morbillo e se colori con me lo prenderanno pure i tuoi pennarelli. Quella sua reazione frutto di sensibilità e ingenuità mi ha generato un sorriso ma anche immensa tenerezza”. Per i volontari dicembre rappresenta sempre un mese particolarmente impegnativo e sentito. Tra animazione e spettacoli in corsia, i pennarelli di Mary sono già pronti a disegnare, tra tubicini e stecche, alberelli e atmosfere magiche del Natale.

 


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