CATANIA – Sarà gennaio il mese caldo del nuovo anno giudiziario. In questi primi 30 giorni del 2017 si apriranno alcuni dei processi più importanti di questa nuova stagione giudiziaria. L’ufficio Gip del Tribunale etneo dovrà decidere sul rinvio a giudizio degli imputati dell’inchiesta Brotherhood che lo scorso anno ha svelato i presunti intrecci tra mafia, massoneria e imprenditoria. Alla sbarra Aldo Ercolano, indicato dalla Guardia di Finanza il nuovo vertice del clan catanese. In tema di nuovi capi di Cosa nostra sarà interessante scoprire gli sviluppi investigativi e processuali della delicata inchiesta del Ros Kronos, che ha decapitato la cupola catanese dei Santapaola e portato in gattabuia il boss del calatino. Udienza preliminare sempre a gennaio per gli oltre 60 imputati del maxi processo I Viceré: davanti giudici la famiglia di sangue dei Laudani, oltre a referenti, soldati e luogotenenti dei Mussi i Ficurinia, gruppo criminale che ha seminato terrore e illegalità in tutto l’hinterland etneo portando il suo potere criminale anche nel cosiddetto triangolo della morte Paternò, Biancavilla e Adrano. Ci sono tutti i nomi di peso dello scacchiere criminale della mafia catanese in questo lungo anno giudiziario, che vede protagonisti il Tribunale di Catania, la Corte d’Assise e la Corte d’Appello. Anche i Mazzei, con i boss e i prestanome, dovranno affrontare il giudizio della magistratura catanese: l’inchiesta Enigma che vede imputati i componenti della cellula di Lineri, frazione di Misterbianco, il processo Ippocampo, con i familiari del capomafia Nuccio Mazzei e i suoi stretti collaboratori e per finire con Scarface, blitz che colpì il cuore finanziario dei Carcagnusi. Udienza chiave a fine gennaio del processo Nero Infinito, che vede imputati Nuccio Mazzei e alcuni suoi sodali: parlerà il testimone di giustizia Antonio Chiaramonte che ha puntato il dito contro i Carcagnusi accusandoli di estorsione. Sul fronte omicidi di mafia, è alle battute finali il processo di primo grado sul delitto di Gino Ilardo, l’infiltrato del Ros e cugino del capo della famiglia di Caltanissetta Giuseppe Piddu Madonia ucciso nel 1996. A fine gennaio ci sarà la requisitoria del pm e poi partiranno le arringhe dei difensori degli imputati. Alla sbarra il gotha di Cosa nostra catanese. E’ in pieno dibattimento invece il processo ordinario dei due uomini d’onore di Cosa nostra Daniele Nizza e Orazio Magrì accusati dell’omicidio di Lorenzo Saitta (omonimo del boss denominato “Scheletro”), ucciso nel 2006, di Francesco Palermo, boss dei Cursoti, freddato nel 2009 e di Giuseppe Antonino Rizzotto, crivellato nel 2011. E parlando di clan Nizza non si può tralasciare la maxi inchiesta Carthago che ha definitivamente smantellato l’impero della droga del clan santapaoliano.
Clima rovente per i processi che riguardano i processi relativi a colletti bianchi, a imprenditori e politici. Si parte dall’editore Mario Ciancio, con una nuova udienza preliminare per il reato di concorso esterno all’associazione mafiosa. Il proscioglimento è stato infatti annullato dalla Cassazione che ha accolto il ricorso della Procura. A febbraio, invece, la data più attesa è quella della sentenza d’appello per il processo di secondo grado a carico di Raffaele Lombardo, già condannato dal Gup Marina Rizza a sei anni e mezzo. Sul fronte politici a processo, si aprirà a marzo il processo a carico del consigliere comunale Manlio Messina imputato per truffa. Inchiesta nata sulla falsa riga di quella sui rimborsi ai tre ex consiglieri provinciali Gianluca Cannavò, Sebastiano Cutuli e Antonio Danubio. Il processo di primo grado, tra rinvii e fascicoli introvabili, è in corso.
E’ slittata al 2017 la sentenza per il processo (stralcio abbreviato) sul Bilancio del Comune di Catania. Giorgio Santonocito, attuale direttore generale dell’Ospedale Garibaldi che si è detto sempre estraneo rispetto alle accuse, dovrà attendere ancora per conoscere il verdetto del Gup. E solo dopo arriverà la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio per l’ex sindaco Stancanelli ed ex e attuali funzionari di Palazzo degli Elefanti.
Si aprirà nel 2017 il processo sullo scandalo alla Commissione Tributaria di Catania che ha visto coinvolti l’imprenditore Giuseppe Virlinzi e un giudice. L’inchiesta della Guardia di Finanza si è chiusa.
Doppio processo per l’ex presidente del Catania Calcio: Antonino Pulvirenti dovrà affrontare le accuse per il procedimento denominato “I Treni del Gol” sulle presunte partite truccate per salvare i rossoazzurri dalla retrocessione e inoltre a fine gennaio continuerà l’udienza preliminare per il crack Windjet, compagnia aerea di cui Pulvirenti era il vertice.
I familiari di Giordana Distefano, uccisa barbaramente da Luca Priolo, dovranno rivivere l’orrore dell’assassinio della giovane mamma. Il processo, che si svolge con il rito abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica dell’imputato, entrerà nel vivo nel primo trimestre del 2017. Salvatore Di Grazia accusato dell’omicidio della moglie Mariella Cimò conoscerà il verdetto della Corte d’Assise. Il processo durato diversi anni è alle battute finali. Ma è solo il primo capitolo giudiziario. Si apre il percorso verso una verità processuale anche per uno dei casi che è stato al centro anche di diverse trasmissioni televisive di giornalismo investigativo: quello sulla morte misteriosa di Valentina Salamone. Nicola Mancuso, ex amante della giovanissima biancavillese, dovrà difendersi dalla pesante accusa di omicidio. Un processo, questo, in cui saranno protagonisti gli esperti del Ris e i periti: la prova principe è infatti quella del Dna.
