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LiveSicilia.it / Cronaca / Terremoto alla Regione Indagati Catanzaro e Crocetta

Terremoto alla Regione
Indagati Catanzaro e Crocetta

Giuseppe Catanzaro e Rosario Crocetta

Hanno ricevuto un invito a comparire dai pm di Caltanissetta. Sotto accusa anche ex assessori e imprenditori.

L'INCHIESTA SU MONTANTE
di Riccardo Lo Verso
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PALERMO – L’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, il presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro, due ex assessori e diversi imprenditori sono indagati nell’inchiesta che ha già travolto Antonello Montante. A loro sono stati notificati gli inviti a comparire per essere interrogati dai pubblici ministeri di Caltanissetta.

“Ho ricevuto un avviso a comparire quale persona sottoposta a indagini per reati che attengono ai rapporti con la politica – spiega Catanzaro -, di cui solo oggi vengo a conoscenza. Andrò e fornirò ogni elemento utile al fine di agevolare la ricostruzione della verità storica. Ritengo – aggiunge – che attenga alla fisiologia del sistema democratico effettuare verifiche e indagini in capo a chi svolge attività imprenditoriale”.

Crocetta è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al finanziamento illecito dei partiti. Stessi reati contestati agli assessori alle Attività produttive Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, e al commissario dell’Irsap Mariagrazia Brandara. Le loro nomine sarebbero state pilotate da Montante. Quest’ultimo,  secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Gabriele Paci, dei sostituti procuratori Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso, sarebbe stato il vero dominus di una lunga stagione politica. E in un’occasione sarebbe riuscito a stoppare la pubblicazione di un video scabroso che riguardava Crocetta.

“Sono pronta a fornire ogni chiarimento utile alle indagini, mantenendo ferma la piena fiducia nella magistratura”, ha detto Mariella Lo Bello. “Ai magistrati di Caltanissetta fornirò ogni chiarimento e il mio più ampio contributo all’accertamento della verità”, sono invece le parole di Mariagrazia Brandara.

Sono indagati per associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, finanziamento illecito ai partiti Antonello Montante, Carmelo Turco, Rosario Amarù, Totò Navarra, Giuseppe Catanzaro. Questi finanziavano nel 2012 illecitamente con duecentomila euro la campagna elettorale di Crocetta e della lista il Megafono.

Successivamente, secondo l’accusa, Crocetta nominò Linda Vancheri e successivamente Mariella Lo Bello alla guida dell’assessorato alle Attività produttive, e Mariagrazia Brandara commissario dell’Irsap. Per questo motivo tutti sono accusati di avere fatto parte dell’associazione.

A loro volta, Lo Bello e Brandara avrebbero “costretto” il dirigente Alessandro Ferrara a redigere atti contro Alfonso Cicero e Marco Venturi e a presentare denunce contro entrambi.

Ci sono poi i favori ottenuti dagli imprenditori: Turco e Amarù, tramite Montante e Crocetta, “ottenevano illecitamente appalti nello stabilimento Eni di Gela”; Catanzaro invece avrebbe ottenuto appalti nel settore dei rifiuti – l’imprenditore è titolare di una discarica a Siculiana – sempre tramite l’interessamento dell’ex governatore; stessa cosa per l’impresa di Navarra, con sede a Milano, a cui sarebbero stati affidati i servizi di pulizia presso alcuni enti pubblici.

Pubblicato il 16 Maggio 2018, 17:58
20 Commenti Condividi
Commenti
  1. rita 3 anni fa

    Sarebbe stato strano se non fossero stati indagati, visto quello che si è letto. In molti pensano che dopo il periodo in cui cuffaro era indagato e sotto avviso di garanzia e quindi gioco forza era molto attento alla qualità delle scelte, le nomine hanno seguito solo criteri di appartenenza, per scopi politico clientelari se non addirittura corruttivi, come sembrerebbe emergere. Anticorruzione e antimafia in Sicilia sembrano quasi essere stati usati al contrario, pro corruzione e pro mafia, per togliere persone “dure” e preparate mettere persone incapaci ma più malleabili. Se è davvero così nessuno può dirlo, certo molte cose sembrano ancora andare in questa direzione.

    Rispondi
  2. roba da matti 3 anni fa

    E questa era la rivoluzione Crocettiana?

    Rispondi
  3. Arcibaldo 3 anni fa

    Immagino che stasera ci sia una edizione straordinaria del programma “non è l’arena” del giustizialista Giletti

    Rispondi
  4. Mandrake 3 anni fa

    Si è vero, c’è la presunzione d’innocenza e tre gradi di giudizio. Ma con accuse così evidenti, col forziere “ammucciato” dietro una libreria, con 10 pendrive buttate dal balcone prima dell’arresto e con una quantità infinita di commistioni con organi dello Stato e politici di ogni livello…cosa c è ancora da aspettarsi da questa nauseabonda vicenda? Il cerchio magico chieda perdono agli affamati dell’isola e sconti presto le malefatte prima che lo faccia il Popolo sovrano!!

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  5. Fabio 3 anni fa

    Chiamate Giletti….

    Rispondi
  6. JPG 3 anni fa

    ……….Crocetta…..che parlava di Cuffaro…..Crocetta…. che visitava le Procure attento accusatore di ogni polluzione che inquinasse la trasparenza……Crocetta….che piagnucolava il suo amore per la Lucia…simbolo della leggenda con cui ha riempito i giornali ed i teatrini farlocchi della domenica…..Crocetta…che oggi deve rispondere…da accusato di “associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al finanziamento illecito dei partiti”….Crocetta …attendiamo la fine, non siamo all’ultima puntata.

    Rispondi
  7. TATANKA 3 anni fa

    Giletti dove sei?
    portatelo a casa il tuo campione di legalità

    Rispondi
  8. Io 3 anni fa

    Chi la fa’ l’aspetti

    Rispondi
  9. Pejus 3 anni fa

    Oplà

    Rispondi
  10. Maurizio 3 anni fa

    Ma va….?

    Rispondi
  11. Gnaziu 3 anni fa

    Ci sono voluti 4 anni per appurare che quello che diceva il magistrato Marino ai tempi Assessore Regionale,era la verità.

    Rispondi
  12. Andrea 3 anni fa

    Ma i dossier erano custoditi dietro la libreria a sua insaputa, non li ha scritti lui

    Rispondi
  13. mommi 3 anni fa

    Ora vediamo se Giletti lo invita. vediamo che cosa va a farneticare.

    Rispondi
  14. Ex elettore pd il capostipite 3 anni fa

    Mi ricordo quando montante lancia proclami contro il sistema della formazione professionale affermando che la formazione la doveva gestire Confindustria con gli allievi nelle aziende e i fondi alle aziende così si sarebbe mangiato pure i fondi europei con del personale pagato dalla comunità europea e con la scusa della formazione in azienda questi allievi sarebbero diventati manovalanza a costo zero e senza alcuna tutela , ma allora si potrebbe presupporre che ci fosse in atto un piano perverso per dimostrare che il sistema formazione non funzionava e fossero tutti collusi per distruggere la formazione ? di sicuro i licenziamenti dei disperati di Sicilia degli sportelli multifunzionali che hanno distrutto milleottoceno famiglie gridano vendetta nei riguardi di chi ha tramato contro di loro

    Rispondi
  15. armando 3 anni fa

    A questo punto ci dovremmo pure fare qualche domanda sulle emergenze rifiuti ed i bassi livelli di raccolta differenziata, in particolare nell agrigentino.

    Rispondi
  16. Napalm51 3 anni fa

    Aspettiamo con interesse l’evolversi delle indagini che speriamo si allarghino a macchia d’olio.

    Rispondi
  17. cittadino 3 anni fa

    E ora i Siciliani penso che capiscano perché j termovalorizzatori in Sicilia inquinano, perché tutte le emergenze rifiuti create volutamente, ecc ecc , il grande Assessore Marino aveva capito tutto e Crocetta lo ha cacciato per ordine di Montante e Catanzaro, ovviamente questo è un mio pensiero.

    Rispondi
  18. Giovanni 3 anni fa

    Colore nei beni, in tutto questo non ho letto sequestri di patrimonio

    Rispondi
  19. Ex elettore pd il capostipite 3 anni fa

    Veramente questo è il pensiero di tutti

    Rispondi
  20. Geronimo 3 anni fa

    Saroooooo, o cuntaccilla a Gilletti stautra barzelletta

    Rispondi

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