Covid-19, 621 nuovi casi positivi: "il giallo" preoccupa i medici - Live Sicilia

Covid-19, 621 nuovi casi positivi: “il giallo” preoccupa i medici

A Catania si cerca di recuperare i ritardi nel tracciamento. Leggero calo di pressione nei Pronto Soccorso.
L'EMERGENZA SANITARIA
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CATANIA – Crescono ancora i casi di nuovi positivi al Covid-19 a Catania. La barra resta sopra quota 600. La provincia etnea, con 621 contagiati, anche oggi conserva il primo posto per maggiore diffusione del coronavirus in Sicilia. Palermo è seconda, ma con uno scarto di oltre 230 positivi. Ad Agrigento si registrano 0 casi.

La mappa del contagio

Questa la fotografia scattata come ogni pomeriggio dal Ministero della Salute in base ai dati inviati dalle Regioni. In totale in Sicilia i nuovi positivi nelle ultime 24 ore sono 1.483 su 11.536 tamponi effettuati. Sul fronte dei tamponi processati si registra oggi un record. C’è un calo nei ricoveri, ma rimane stabile la situazione in terapia intensiva. Sono, infine, 27 i decessi in tutta l’isola correlati al terribile virus.

Il nodo tracciamento

Molti si domandano se i dati diffusi quotidianamente riescano realmente a scattare la fotografia attuale del contagio a Catania o siano il frutto dei ritardi della macchina del tracciamento e del processare i tamponi. L’isola si è piazzata terz’ultima rispetto alle altre regioni italiane. Un ‘neo’ che non è passato inosservato nemmeno al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che ha chiesto di ottimizzare il sistema anche in conseguenza del potenziamento di risorse umane che c’è stato con le nuove assunzioni. Un incremento di operatori che ha portato le Usca di Catania da una ogni 50 mila abitanti a una ogni 25 mila. In questo lavoro di recupero dei ritardi accumulati nei tamponi da esitare potrebbe esserci uno dei motivi di questi numeri così alti a Catania rispetto alle altre province. Ma questo lo si potrà vedere solo nei prossimi giorni, analizzando il trend.

Fine isolamento per la paziente intubata

In questa opera di ‘aggiornamento’ e ‘decentramento’ del sistema di tracciamento e screening Covid si sono verificati episodi al limite del paradosso, come il ‘certificato di fine isolamento’ per una 82enne ricoverata in Terapia intensiva. Il caso è quello sollevato ieri da LiveSicilia.

In Rianimazione diversi cinquantenni

I medici però sono fortemente preoccupati dall’allentamento della stretta. Dal punto di vista sanitario Catania è ancora da semaforo ‘rosso’, con qualche zona “arancione”. I reparti Covid continuano ad avere pochissimi posti liberi. E in Rianimazione arrivano anche cinquantenni. Forte intanto è la preoccupazione per i giovani, tra i 30 e i 40 anni, che stanno lottando ormai da giorni per sconfiggere questa terribile malattia.

Un calo nella pressione dei Pronto Soccorso

Migliora, anche se leggermente, la pressione nei Pronto Soccorso catanesi. Se in quello del Garibaldi, a novembre, si sono toccati fino a 30 positivi in osservazione, da qualche giorno il numero è sceso a 18. Al Policlinico-Rodolico l’area Covid questa mattina registrava 12 pazienti. In questi due nosocomi c’è un importante afflusso, anche di casi sospetti Covid, provenienti dai paesi etnei.

Al Pronto Soccorso del Cannizzaro situazione nettamente in calo: se ogni giorno si registravano tra gli accessi 10 positivi, in questi ultimi giorni invece sono 3 o 4.

“Speriamo il giallo non inverta il trend”

Ma anche in questo caso, la preoccupazione di chi lavora nella prima linea dell’emergenza è altissima. “Speriamo che il giallo non inverta questa tendenza”. E questo dipende da ognuno di noi. Perché come hanno ricordato gli esperti: “Il covid viaggia con gli uomini, quindi l’unica arma efficace è limitare i contatti sociali”.

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