Ritorsioni contro il pentito: scatta il blitz, 15 arresti NOMI - Live Sicilia

Ritorsioni contro il pentito: scatta il blitz, 15 arresti NOMI

La conferenza stampa
L'operazione colpisce il clan Scalisi di Adrano

La situazione rischiava di precipitare. Quando Salvatore Giarrizzo – come svelato da LiveSicilia lo scorso anno – ha deciso di collaborare con la giustizia all’interno del clan Scalisi il clima è diventato incandescente. Da alcune intercettazioni i poliziotti hanno potuto ascoltare anche progetti di ritorsioni nei confronti dei familiari del pentito. Ma i piani sono rimasti parole e non fatti. Almeno fino a qualche giorno fa, quando è stato incendiato il camion dei panini che era utilizzato proprio da Giarrizzo. Un gesto – immortalato anche da alcune telecamere – che ha fatto puntare i riflettori degli investigatori su alcuni esponenti del clan Scalisi, alleati dei Laudani di Catania.

La Procura di Catania ha deciso di far scattare alcuni fermi nei confronti di alcuni affiliati della cosca adranita sia per evitare altre azioni intimidatorie che per prevenire possibili fughe. Tra giovedì e venerdì si sono svolte le udienze di convalida e il pm della Dda etnea ha contestualmente chiesto al gip la misura cautelare nei confronti di altri indagati.

La gip Claudia Di Dio Datola non ha convalidato i fermi ma ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare. Sono finiti in carcere Giovanni Marco Arcidiacono, Jimmy, 23 anni, Ivan Atri, 31 anni, Gianluca Galvagno, 33 anni, Giuseppe Lo Cicero, 31 anni, Tino Neri, ‘a fitusa, 40 anni, Antonio Luca Josè Pappalardo, pitbull, 42 anni, Carmelo Scafidi, testa rossa, 54 anni, Andrea Stissi, 24 anni, Pietro Severino, 64 anni, Salvatore Severino, ’u cunigghiu, 42 anni, Francesco Vitanza, Ciccio, 19 anni. Ai domiciliari Nunzio Costa, 35 anni. Contestualmente il gip ha accolto la richiesta di misura nei confronti di Claudio Barbera, 21 anni, e Giuseppe Fichera, 23 anni, entrambi già detenuti.  Massimo Neri, zicchinetta, 37 anni è stato fermato in Campania: il gip di Lagonegro con ha convalidato il fermo ma ha emesso l’ordinanza in carcere rinviando gli atti a Catania per competenza territoriale. FOTO

Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, droga, armi ed estorsione.

Due anni di indagini – dal 2019 al 2020 –  condotte dai poliziotti della Squadra Mobile di Catania e dal Commissariato di Adrano che hanno documentato i nuovi assetti del clan Scalisi. Massimo Neri – detto ‘zicchinetta’ e indicato dai pentiti l’esattore delle estorsioni – avrebbe preso il timone del comando dell’organizzazione mafiosa. Timone che però avrebbe ceduto a Carmelo Scafidi, appena tornato in libertà. 

Forti e radicati contatti Neri li avrebbe avuti con la cellula dei Laudani di Canalicchio, storica roccaforte della famiglia mafiosa a Catania. Zichinetta avrebbe creato un rapporto con Antonio Pappalardo, conosciuto come pitbull, ritenuto affiliato del gruppo del quartiere catanese. 

Salvatore Calcagno

Ad avere un ruolo di primissimo piano sarebbe Salvatore Calcagno, nipote ed effettivo erede del boss Giuseppe Scarvaglieri detenuto al 41 bis. Al boss non è contestato il reato associativo perché già sottoposto alla misura cautelare per la stessa accusa. Gli investigatori indicano Calcagno come il “regista” del clan, anche se il boss utilizza molte precauzioni per non esporsi come gli affiliati della squadra di strada. 

Ad Adrano si sarebbe creato un gruppo emergente nel traffico di stupefacenti. Questo avrebbe creato non poche fibrillazioni che sono culminate in una sparatoria. I bersagli sarebbero stati l’ex boss degli Scalisi Giarrizzo e Ciccio Vitanza. Le telecamere della polizia – dopo questi fatti – hanno immortalato un summit all’interno di una ex palestra di Adrano. Alla riunione mafiosa hanno partecipato oltre i boss del clan Scalisi, Santangelo-Taccuni e Laudani di Catania. 

Nel corso del blitz i poliziotti hanno trovato a casa di Francesco Vitanza una pistola Beretta e un revolver carico 38 con le munizioni. Individuate – nel corso delle indagini – cinque estorsioni ai danni di alcuni commercianti adraniti.


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