Sicilia in zona gialla, i palermitani: "Ora serve prudenza"

La Sicilia è in zona gialla, i palermitani: ora serve prudenza

Il racconto della prima giornata di zona gialla

PALERMO – La prima mattinata di zona gialla a Palermo è corsa via regolarmente. I palermitani lentamente stanno tornando alla vita. I clienti hanno affollato i bar che, finalmente, danno la possibilità di gustare un caffè seduti al tavolino.

Tra i palermitani c’è anche chi, come prima cosa, ha acquistato un biglietto per assistere ai prossimi spettacoli in programma al Teatro Massimo. Tutti, però, predicano prudenza per non rischiare di tornare indietro e vivere nuovamente nel terrore. Tra i commercianti c’è anche un po’ di confusione: alcuni non sanno se i clienti possono bere il proprio caffè all’interno del bar oppure solamente all’esterno. Su questo, però, il governo è stato chiaro: al momento non si può, ma lo si potrà fare dall’1 giugno ed esclusivamente entro le 18. “C’è moltissima confusione e disinformazione. Io per primo – dice Renato Davì che gestisce un bar in via Cavour -, non so se posso permettere ai clienti di bere il caffè al banco oppure no. I clienti sono contenti di avere la possibilità di bere il caffè con la tazzina. Mi auguro che questa possibilità non faccia saltare la stagione”.

Per le vie del centro cittadino del capoluogo siciliano questa mattina non c’era molta gente, complice lo smart working di tanti impiegati e il ritorno alle lezioni in presenza 

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“Si ritorna a vivere, si torna ad uno stile di vita normale, mi auguro non ci chiudano nuovamente”, dicono in tanti. “Abbiamo superato il momento critico, dichiamo che si può tornare alla normalità, ma sempre con attenzione. Non possiamo più correre nessun rischio, nessuno ha voglia di tornare al passato – afferma Giuseppe – perché ormai lo vorrei considerare passato”.

“Speriamo che questo sia solamente l’inizio – dice Carmelo, intento a fare shopping con la moglie – e di tornare alla vita normale e di i giorni. Se manca la prudenza si torna nel vortice sconosciuto che sarà peggio di prima”.

Contento di tonare in zona gialla anche Salvatore: “Finalmente siamo in zona gialla che, credo, si poteva fare prima. Questo ha danneggiato i commercianti e noi come popolazione che abbiamo dovuto rispettare dei limiti che ci hanno fatto star male. Speriamo che questo possa definitivamente finire, ma dobbiamo stare attenti. Mi auguro ci sia una responsabilità generale”.


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