Razza, ore decisive per il rientro: i pro e i contro

Razza, ore decisive per il rientro: i pro e i contro

Secondo indiscrezioni, la svolta potrebbe arrivare entro fine mese.
IL RITORNO ALLA SANITA'
di
3 min di lettura

PALERMO- “Io non ho problemi a dirlo: non abbiamo bisogno di un assessore alla Sanità generico, abbiamo bisogno dell’assessore Razza per completare al meglio il lavoro. Lo scriva, non ho davvero alcun problema”. Per ricostruire la vicenda del possibile ritorno di Ruggero Razza, assessore alla Sanità, ‘dimesso’ dall’inchiesta sui numeri del Covid in Sicilia, si può partire dalle parole di Renato Costa, commissario all’emergenza per Palermo e provincia, che mette nero su bianco il suo endorsement. E vediamo che altro c’è, perché questi sembrano i giorni decisivi che potrebbero portare a sviluppi clamorosi dalla settimana prossima. Al massimo dall’inizio di giugno.

Scommetti e vinci

In questo racconto, diversi sono i bene informati che parlano, a parte Costa, con la difesa dell’anonimato. Telefonata e relativo domandone: ma se io scommettessi dieci euro sul fatto che Razza tornerà entro pochi giorni, vincerei? Risposta: molto probabilmente sì, al massimo potresti allargare la tua scommessa a inizio giugno, non di più.

Quelli che vogliono Razza

Non è un mistero, il primo a sperare nella revoca delle dimissioni è il presidente della Regione, Nello Musumeci che lo ha ripetuto in tutte le salse. Per una ragione affettiva e politica insieme, per un lungo rapporto umano e perché una copertura sul versante della Sanità aiuterebbe il governatore impegnato, tra l’altro, nella battaglia della ricandidatura. Ma poi ci sono anche altri: alcuni esponenti di un mondo della Sanità che – a torto o a ragione – si sentono orfani. Il mondo della Sanità siciliana è un sistema complesso, attraversato pure da rivalità, da fazioni e da reciproci sgarbi. L’ex assessore ne rappresentava la sintesi e riusciva, comunque, a governarlo. Un uomo importante di quella Sanità dice a LiveSicilia.it: “Il presidente sta tentando di tutto. Lui ce lo ha detto che non è semplice gestire ogni cosa in tempo di pandemia. L’assessore Razza sapeva mandare avanti la macchina. E sapeva ascoltare”.

Le note della politica

Mentre scriviamo si succedono le note della politica. “Ogni giorno che passa aumentano gli attestati di stima nei confronti dell’operato di Ruggero Razza e del suo ritorno nella Giunta Musumeci. Da parte mia non ci sarebbe nulla in contrario, sia perché a lui mi lega un sincero rapporto di amicizia e stima, sia perché vista la pochezza dell’impianto accusatorio, ritengo che non ci siano i presupposti per interrompere l’ottimo lavoro da lui sin qui svolto, specie nel periodo che è coinciso con la crisi sanitaria da Covid. Credo pertanto che il purgatorio a cui è stato relegato, dal punto di vista politico possa giungere al termine”. Così il deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Savona, presidente della Commissione Bilancio all’Ars. Un segnale in più.

Quelli che non vogliono Razza

Il sintomo della forte eventualità è dato, paradossalmente, dalle reazioni politiche dell’opposizione che, evidentemente, ha fiutato la possibile retromarcia. “Razza bis? No grazie. Non comprendiamo cosa sia cambiato dal giorno delle sue, doverose, dimissioni. E in ogni caso l’operato del delfino di Musumeci era deficitario prima che l’inchiesta della magistratura investisse l’assessorato alla Salute, tanto da indurre le opposizioni a proporre una mozione di censura nei suoi confronti”. Ecco la replica dei deputati del M5S all’Ars, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa, Antonio De Luca e Giorgio Pasqua, componenti della commissione Salute dell’Ars. Insomma – scrivono i grillini – con una inchiesta in corso, senza novità decisive, non che almeno si sappia, quali sarebbero gli scenari che sovrintenderebbero a un ripensamento? “In ambienti regionali, circola voce che il presidente Musumeci stia pensando di reintegrare nel suo ruolo di assessore alla Salute Ruggero Razza – incalza il presidente della Commissione Antimafia, Claudio Fava. Alcuni dovrebbero prendere altre decisioni davanti al loro fallimento e invece…”. Una posizione che riverbera una imputazione politica, a prescindere dalle carte giudiziarie.

E la scommessa?

E allora, scommettere o non scommettere quei dici euro? Il panorama delle dichiarazioni e dei bisbigli suggerisce di sì: potremmo essere alla vigilia di qualcosa che stiamo provando a descrivere. Poi, come sempre accade, si vedrà.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI