Regionali: la variabile De Luca spariglia le carte - Live Sicilia

Regionali: la variabile De Luca spariglia le carte

Occhi puntati sull'assemblea di Sicilia Vera prevista per l'uno e il due ottobre.

Cateno De Luca fa sul serio. Il guanto di sfida lanciato oggi in conferenza stampa (LEGGI LA CRONACA DELLA DIRETTA) al governo Musumeci segna l’inizio del lungo cammino che porterà al voto regionale del 2022. E Sicilia Vera, il movimento del sindaco di Messina, non solo sarà della partita ma si candida a fare da vero e proprio ago della bilancia. Il centrodestra è avvisato.

La Kermesse di ottobre

De Luca affiancato dal delfino Danilo Lo Giudice, deputato regionale che ha già sparigliato le carte dell’attuale maggioranza nel corso di più di una votazione in aula, lancia l’amo. Per capire chi abboccherà un primo appuntamento da monitorare sarà di certo quello con l’assemblea di Sicilia Vera annunciato oggi in pompa magna. L’uno e il due ottobre a Taormina si affronteranno vari nodi della politica regionale e saranno presenti numerosi big di peso di vari schieramenti politici. L’invito è stato rivolto, un po’ provocatoriamente, anche agli assessori della giunta.

Una candidatura che non lascia indifferenti

“Megghiu suli ca mali accumpagnati?”, si chiede il sindaco che sa benissimo di essersi ritagliato uno spazio di manovra importante in grado di canalizzare le attenzioni dei malpancisti della maggioranza ma anche di esponenti di spicco dello schieramento di centrosinistra. Del resto la sua, che rimanga solitaria o meno, è una candidatura che spariglia le carte nell’universo del centrodestra isolano (e come ricorda la storia più o meno recente legata all’elezione di Rosario Crocetta le conseguenze potrebbero essere di non poco conto). Rimane comunque il sogno, nemmeno tanto proibito, di  aggregare. De Luca (che a più riprese mostra fastidio per i caminetti romani) non chiude le porte a nessuno (dalla Lega al Pd passando per i Cinquestelle). La parola d’ordine è “discontinuità dai governi degli ultimi 10 anni”. Il passaggio sulla possibile assenza di una maggioranza per il futuro presidente della Regione in caso scendano in campo numerosi candidati forti la dice lunga sul messaggio inviato di rimando alle varie formazioni politiche .

Il monito a Miccichè

Dal bilancio agli enti locali, De Luca non fa sconti a Musumeci e tira per la giacca il più equilibrista degli azionisti della maggioranza: quel Gianfranco Miccichè dai troppi “odi et amo” indirizzati all’attuale inquilino di Palazzo d’Orleans. Al netto della fluidità del quadro politico rimane almeno una certezza: nello scenario che si definirà nei prossimi mesi De Luca si è ritagliato uno spazio da protagonista (ingombrante e indigesto per più di un politico siciliano). 


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