Assolto Raffaele Lombardo: cadono tutte le accuse - Live Sicilia

Assolto Raffaele Lombardo: cadono tutte le accuse

Il verdetto della Corte d'Appello di Catania. L'ex governatore annuncia una conferenza stampa.

CATANIA – Raffaele Lombardo è stato assolto da tutte le accuse. L’ex presidente della Regione Siciliana era imputato per i reati di concorso esterno all’associazione mafiosa e di corruzione elettorale. Un verdetto, quello di oggi, che arriva dodici anni dopo un lungo iter processuale figlio della maxi inchiesta Iblis che ha scoperchiato gli intrecci tra mafia, politica e imprenditoria.

C’erano pochi giornalisti davanti all’aula della prima sezione penale della Corte d’Appello di Catania. È stata un’attesa lunghissima. La camera di consiglio è durata, infatti, diverse ore. Il collegio presieduto da Rosa Anna Castagnola ha letto il verdetto con cui ha assolto da tutti i capi d’imputazione l’imputato. Precisamente con la formula perché “il fatto non sussiste” per il reato di concorso esterno e per “non aver commesso il fatto” in ordine alla corruzione elettorale. Le motivazioni della sentenza arriveranno tra novanta giorni. 

Alla lettura del dispositivo il grande assente è stato l’ex governatore siciliano, difeso dall’avvocato Maria Licata e dal professore VIncenzo Maiello. Che è tornato a Napoli dopo aver stamattina discusso le repliche davanti al collegio di secondo grado. “L’ho sentito al telefono – ha detto Maria Licata fuori dal Palazzo di Giustizia – era naturalmente contento. Confidavamo in questo verdetto, ma aspettiamo di leggere le motivazioni per poter commentare in modo più puntuale la decisione della Corte d’Appello”. 

“Ho sempre avuto piena fiducia nel sistema giudiziario e nella magistratura e dopo 12 anni e stata ripagata dalla sentenza di oggi. Ho trovato giudici intelligenti coscienziosi e coraggiosi”. Così all’Ansa l’ex governatore Raffaele Lombardo che “ringrazia il primo difensore il prof. Guido Ziccone, e i due avvocati che mi hanno difeso in questo processo: il prof. Vincenzo Maiello, maestro di diritto, e l’avvocato Maria Licata, impareggiabile per competenza, tenacia e passione”. “Palerò con i giornalisti – annuncia – in conferenza stampa la prossima settimana”.

La sentenza di oggi chiude il processo d’appello bis frutto dell’annullamento della Suprema Corte di Cassazione del verdetto di secondo grado che aveva riformato la condanna del gup assolvendo Raffaele Lombardo dall’accusa di concorso esterno e condannandolo per il reato elettorale a due anni e sei mesi. Le pg Agata Santonocito e Sabrina Gambino avevano chiesto alla Corte d’Appello una condanna a 7 anni e 4 mesi. 


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