Oggi è un altro giorno importante per capire l’andamento del Covid in Sicilia. I ricoveri sono in risalita. Percentuali piccole, certo, che di per sé non rappresentano un allarme. Ma che possono indicare una tendenza a cui prestare attenzione. Situazioni sparse per il mondo dimostrano che il vaccino, specialmente in presenza di un numero non lieve di non vaccinati, è una delle armi contro il ‘mostro’. Ma com’è la situazione da noi?
I ricoveri e il 118
Alla sala operativa del 118 di Palermo e Trapani non risultano numeri insoliti. Ci sono in media venti chiamate al giorno per presunti casi Covid che poi devono essere verificati con il tampone. Dall’inizio di ottobre al diciannove, cinquantuno pazienti positivi sono stati portati al pronto soccorso Covid del ‘Cervello’. Ventisei nell’ultima settimana. Il direttore della sala operativa, il dottore Fabio Genco (nella foto), ricorda: “Le misure di contenimento restano essenziali e sarebbe importantissimo fare la terza dose, progressivamente, a tutti”.
Le varianti ‘sospette’
C’è poi sempre il problema delle varianti più aggressive che potrebbero insorgere, come starebbe accadendo in Gran Bretagna. In Sicilia, la forma largamente predominante è sempre quella della variante Delta. Il CRQ (Centro regionale di qualità) della professoressa Francesca Di Gaudio sta tenendo comunque d’occhio e sequenziando dei casi Covid aggressivi, tra gli ultimi ricoverati, per stabilire che non siano varianti sospette. Nei prossimi giorni ne sapremo di più.
Boom di accessi e nessun positivo
Una buona notizia arriva dall’Ospedale dei Bambini di Palermo. Da circa una settimana non ci sono più ingressi di piccoli pazienti positivi al tampone per il Covid. Arrivano tanti bimbi perché i primi freddi portano sintomatologie insidiose. Ma nessun contagio.