Vicolo Bernava, i residenti protestano: "Vogliamo le nostre case" VIDEO

Vicolo Bernava, i residenti protestano: “Vogliamo le nostre case” VIDEO

Le hanno dovute lasciare dodici anni fa per via dei lavori del passante ferroviario

PALERMO – Da dodici anni i residenti di vicolo Bernava a Palermo non sono più proprietari delle loro abitazioni, perché sotto le loro case si sta realizzando il passante ferroviario perché durante i lavori numerose case hanno subito danni a causa di una falda acquifera che le mise a rischio crollo, mentre altre sono state demolite dopo l’acquisizione da parte della Sis ed i lavori che subirono delle varianti e che furono bloccati dal contenzioso tra la stessa Sis ed Rfi.

I proprietari, che nel frattempo pagano affitti per vivere altrove, sono esasperati, vogliono una data certa su quando potranno tornare a vivere nelle loro abitazioni, hanno inviato numerose Pec senza, però, che nessuna di queste – dicono – avesse una risposta. Ecco perché tornano a farsi sentire.

“Ci hanno fatto sloggiare per il pericolo crolli, ma noi da dodici anni non sappiamo se riavremo le nostre case. Ad oggi non sanno neanche loro se riusciranno a completare la galleria“, ha spiegato il residente Paolo Furia.

“La data di ultimazione dei lavori è 2026, già dodici anni sono passati e con altri due saranno quattordici, ma non abbiamo certezza di questo. Siamo in difficoltà, abbiamo necessità di riavere le nostre case“, ha concluso Furia.

“Vogliamo una data di rientro a casa, non è più accettabile non avere notizie che abbiamo richiesto più volte via Pec. Noi siamo fuori di casa dal 2021, ma non sappiamo nulla. Chiediamo che il Comune o la Regione si prenda la regia di questo cantiere e che si rivola il problema perché siamo esasperati“, ha raccontato Paolo Dattolo, anche lui residente.

“La mia casa è inagibile, l’ultima volta ci sono salito tre anni fa ed è inagibile. Ci sono i muri spaccati e i tetti caduti, mia moglie mi ha detto che non vuole più tornare in questa casa“ ha raccontato sconsolato Giovanni Sparacio. LiveSicilia ha contattato Rfi per una replica.


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