PALERMO – “Abbiamo sempre messo al centro la famiglia, la natalità e le pari opportunità, mettendo in campo risorse consistenti, che oggi sfiorano i 5 miliardi, fin dalla prima finanziaria”. Così il ministro per la famiglia e le pari opportunità, Eugenia Roccella, è intervenuta al convegno “Famiglia è patria” che si è svolto, nel pomeriggio di oggi, all’Hotel delle Palme di via Roma, a Palermo. Tra i presenti, parlamentari nazionali e amministratori locali di Fratelli d’Italia.
Il ministro ha affrontato diversi temi, tra questi: donne, patriarcato, maternità surrogata, braccialetti elettronici e sanità. Il ministro Roccella ha difeso fermamente l’operato del Governo, fortemente contestato durante lo sciopero generale di ieri, definendo “notizia falsa” l’ipotesi dei tagli sulla sanità pubblica.
“Non ci sono stati tagli alla sanità, questa è proprio una notizia falsa”, ha detto.
“Non c’è mai stato un investimento sulla sanità come da parte del nostro Governo. I problemi della sanità sono tanti e sono dovuti a molti fattori di cui tanti ereditati dal passato”.
Su natalità e asili nido
“Le nostre preoccupazioni sul drammatico calo della natalità in Italia si sono subito tradotte in misure molto concrete che hanno già dato risultati sul piano dell’occupazione femminile, e speriamo, che diano risultati anche sul piano delle nascite”, spiega il ministro.
“Abbiamo deciso di mettere un bonus di mille euro per i nuovi nati, abbiamo aumentato i rimborsi per gli asili nido e in questa misura finanziaria ci sarà, infatti, un asilo nido gratuito già dal primo figlio”.
“La sinistra – continua – non fa altro che ribadire il concetto che la denatalità si risolve con l’immigrazione. Noi non possiamo però addebitare ad altri Paesi il fare figli. Questo è demandare ad altri un qualcosa che abbiamo perso. Dobbiamo ritrovare la felicità di farlo – ha proseguito – la vitalità non possiamo darla per scontata altrove, dobbiamo trovarla qui ed ora”.
“Prevenzione per evitare i femminicidi”
Il ministro ha parlato dei braccialetti elettronici per evitare i femminicidi: “È chiaro che si mira alla prevenzione. Le misure che riguardano le donne stanno particolarmente a cuore sia alla Presidente del Consiglio che a tutti noi. Abbiamo pensato, infatti – specifica Roccella -, ad una nuova legge che mira proprio alla prevenzione, prima di arrivare agli esiti irrimediabili e funesti del femminicidio”.
Sul patriarcato e l’utero in affitto
“In Italia ci sono ancora tracce di patriarcato – dice Roccella -. Noi abbiamo fatto tanti interventi legislativi e le donne hanno ottenuto tante cose, ma certamente ci sono ancora delle sacche di resistenza delle tracce di una cultura patriarcale”.
“Io direi però – prosegue – che le nuove forme di patriarcato oggi sono pratiche come, ad esempio, l’utero in affitto, che oggi è una pratica legale in alcuni Paesi ed è qualcosa che offende le donne anche nei Paesi sviluppati e democratici. Offende la dignità femminile e riduce le donne a produttrici di qualcosa che non è una maternità”.
“Questa – sottolinea il ministro – è davvero una commercializzazione dei bambini ed un modo di considerare le donne profondamente lesivo della libertà e dignità femminile. Non si toglie una mamma ad un bambino. Non si toglie un bambino ad una mamma”.