Rapinatore morto in via Maqueda| Scarcerati i due bengalesi - Live Sicilia

Rapinatore morto in via Maqueda| Scarcerati i due bengalesi

Matteo Tresa, pregiudicato di 37 anni, non sarebbe deceduto in seguito alla colluttazione.

PALERMO – Sono stati scagionati dall’autopsia effettuata sul corpo dell’uomo trovato senza vita nel negozio di via Maqueda Kabir Humayun, 44 anni, e Abdul Matin, 41 anni. I due bengalesi erano stati sottoposti ai domiciliari dopo il decesso di Matteo Tresa, un 37enne palermitano che aveva tentato la rapina nel supermarket che si trova a pochi metri da via Calderai, in pieno centro a Palermo.

La prima ricostruzione aveva condotto gli investigatori a contestare il reato di omicidio avvenuto al termine di una colluttazione: il rapinatore li aveva aggrediti con il collo di una bottiglia rotta, loro avevano impugnato un bastone che è poi stato sequestrato. Ma l’esito dell’esame autoptico, eseguito all’Istituto di medicina di Legale del Policlinico, ha accertato la morte per un collasso cardio-circolatorio probabilmente provocato all’ingestione di anfetamine prima che Tresa entrasse in azione.

Inoltre, sarebbe stata rilevata la presenza di sostanze stupefacenti nel sangue e, nelle tasche del 37enne, sono state trovate delle pasticche. In base a quanto successivamente ricostruito, i due hanno tentato di reagire alla rapina,  prima minacciando Tresa con un bastone, poi immobilizzandolo nel corso della violenta colluttazione, ma ad uccidere l’uomo non sarebbero stati i colpi di bastone. Le lesioni provocate, infatti, non sarebbero state mortali. Sono stati i bengalesi comunque a chiamare il proprietario del negozio che ha poi lanciato l’allarme al 113.

Le scene della rapina sono state immortalate dalle videocamere di sorveglianza. L’inchiesta è stata condotta dall’aggiunto Ennio Petrigni che ha comunque chiesto al gip la convalida dell’arresto dei bengalesi – formalmente legittimo viste le circostanze e le prime ipotesi investigative – e ha disposto la revoca dei domiciliari. 


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