Scosse nella politica: Commercio |e Arena lanciano nuovo progetto - Live Sicilia

Scosse nella politica: Commercio |e Arena lanciano nuovo progetto

L’ex deputato regionale Giuseppe Arena e il già presidente del Consiglio comunale di Catania Roberto Commercio lanciano "Solo Sicilia".

CATANIA – Torna in campo Giuseppe Arena. Si presenta sulle scene con una pattuglia di ex autonomisti e non, e un progetto tutto da sperimentare. Dalla mancata conferma all’Ars a oggi, ne è passata di acqua sopra e sotto il centrodestra. Ma anche nel mulino opposto. Un rientro che non può non allertare tutta la politica etnea. “Solo Sicilia”, per ricominciare: ecco il nome. “Una terrazza che guarda sul mare”, la definisce così il sindaco di Nissorìa, Armando Glorioso. “Nello specifico, una terrazza che dall’Etna guarda al lato opposto della politica siciliana”. Sono questi gli ingredienti del Laboratorio varato dall’ex deputato Mpa, dal già presidente del Consiglio comunale di Catania Roberto Commercio e da Ruggero Strano, esponente dei sindacati di Polizia. La prima tappa sarà il 27 novembre, quando discutendo de “L’isola che c’è”, si troveranno assieme niente di meno che Mariano Ferro, il leader dei Forconi, l’esperto di questioni carcerarie Salvo Fleres, l’economista Maurizio Caserta. Special guest, Pino Aprile, l’autore del best seller Terroni e di Carnefici. Insomma, un parterre assortito che fa il paio con le linee “editoriali” del nuovo soggetto. “Il nostro non è un partito, non è un movimento – spiega Commercio – tant’è che stiamo ragionando in maniera laica con altre associazioni che sono state storicamente molto lontane da noi”.  E c’è da credergli, almeno per ora. 

Regionali 2017? “Lo scopriremo solo vivendo”, ci ride su Giuseppe Arena. Intanto, l’intenzione è quella di riportare la Sicilia “nell’agenda del Paese”. La strada maestra è il pensatoio. “Sarebbe presuntuoso fare il partito. Puntiamo invece a un laboratorio attivo di politica sociale in cui dentro – spiega – ci sono facce vecchie come la mia, e anche fresche. Ma non sarà un’associazione degli ex studenti”. Di chiarezza non ne manca, in effetti. Tanta quanta la voglia di moderazione e la volontà di schivare gli attacchi ad personam: “Questo è il tempo delle riflessioni a tutto campo – dice Commercio – I tempi delle barricate sono finiti, che hanno portato soltanto la Sicilia al saccheggio”. Così, quando si accenna al fallimento dell’autonomia al governo con Raffaele Lombardo, la risposta è: “Abbiamo tanta voglia di Sicilia, tantissima voglia di autodeterminazione, ma in chiave italiana”. Stessa cosa se si cita la Lega, Noi e Matteo Salvini: “Nessun dialogo con loro – dice Arena che ultimamente era stato segnalato in quel di Pontida – ma apertura con chi vuole venire incontro ai siciliani”.

Il dna è quello – come spiega sempre Arena – di un “sicilianismo convinto, ma in chiave moderna, dove le rivendicazione cedono il passo alla progettualità”. E dove anche un non siciliano come Alessandro Baccei può fare l’assessore all’Economia di Crocetta, con la benedizione di Renzi, “purché rimetta ordine ai conti”. Se si parla di Referendum, il tono non cambia. Se Roberto Commercio è per il no, Arena non si straccia le vesti: “Sono deciso nella mia scelta, ma non dico cosa voterò, anche perché non ci sarà nessun stravolgimento qualora vincesse una delle due opzioni”. La verità è che quelli di Solo Sicilia si permettono delle analisi differenti rispetto alle solite narrazioni sul territorio:  “La nostra terra non è poi messa male così come ce la raccontano”.

Servono tuttavia degli aggiustamenti. Così tornano a galla vecchie e nuove proposte. Una su tutte, il Ponte sullo Stretto. “La mia monomania”, la definisce Arena che rivendica in contemporanea cantieri per le autostrade e l’alta velocità. “Serve tutto” per risolvere il discrimine della mancata continuità territoriale.  Da aprire anche sei case da gioco: “Chi parla di rischio riciclaggio – dice ancora – ignora che la Mafia è una piaga mondiale che opera in tantissime zone dove i Casinò sono già presenti, come negli Usa, in Russia e altrove. È un’obiezione che non regge”. E poi ci sono i temi della defiscalizzazione del carburante: “Posso non ragionarci – insiste Commercio – con le altre formazioni politiche?”. In mezzo a tante aperture, un canale è per Mariano Ferro: “Non posso non segnalare – dice l’ex parlamentare Ars – l’attualità delle proposte dei forconi”. Una forza propulsiva che con il 9 dicembre pare si fosse esaurita. Non totalmente, però: “Il loro non è un prodotto scaduto – continua Arena –  Anzi, in un determinato momento storico, hanno dato voce a tante gente che fa lavori sacrificanti e che vivono difficoltà inenarrabili”.


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