Cgil, "Riattivo il lavoro" |L'iniziativa di fronte alla Riela - Live Sicilia

Cgil, “Riattivo il lavoro” |L’iniziativa di fronte alla Riela

La Cgil di Catania, Libera, Arci, Anm, Avviso pubblico e l'associazione Pio La Torre a Belpasso, davanti ai cancelli dell'azienda Riela Group, confiscata per mafia nel 1999, hanno cominciato una raccolta firme nell'ambito dell'iniziativa nazionale "Riattivo il Lavoro", per una proposta di legge di iniziativa popolare per l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alle mafie.

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CATANIA – Stamane, in occasione del 31/mo anniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, la Cgil di Catania, Libera, Arci, Anm, Avviso pubblico e l’associazione Pio La Torre a Belpasso, davanti ai cancelli dell’azienda Riela Group, confiscata per mafia nel 1999, hanno cominciato una raccolta firme nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Riattivo il Lavoro”, per una proposta di legge di iniziativa popolare per l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alle mafie. A Belpasso stamattina c’era una delegazione di lavoratori della Riela, insieme ai segretari confederali della Cgil Pina Palella e Giacomo Rota, e a Edoardo Pagliaro, componente della segreteria della Filt Cgil, il sindacato del settore trasporti. “Vogliamo evitare – ha detto Palella – che le imprese confiscate ai clan mafiosi falliscano così come avviene nel 90% dei casi e crediamo che queste si possano trasformare in un motore per l’economia del Paese. “Le aziende confiscate – ha aggiunto – sono un bene di tutti e nel nostro territorio sono tante proprio grazie all’attività meritoria della Procura di Catania. Perché dunque non metterle insieme, creando un network legale capace di far ripartire il lavoro e la produzione, utile alla collettività?”. “Non possiamo permettere – ha aggiunto la sindacalista – che in un periodo di gravissima crisi economica come quello attuale le mafie siano la holding più ricca del nostro Paese con un fatturato di pià di 170 miliardi l’anno, sottraendo così risorse fondamentali a tutto il sistema economico italiano. Le aziende confiscaste al momento in Italia sono 1636, mentre quelle sotto sequestro potrebbero essere dieci volte tanto”.


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