CATANIA – Riallestimento e rivisitazione. Il Museo Civico Castello Ursino di Catania torna a nuova vita grazie al rinnovato allestimento dei primi due livelli, dove hanno preso posto opere fino a oggi confinate nel grande deposito dei piani superiori del maniero federiciano. Il primo livello, ricco di opere scultoree, in ceramica e in bronzo, è stato rimodulato per dare maggior luce ai manufatti esposti all’interno; ma è il secondo livello, sede della pinacoteca, che cambia completamente volto, grazie alla presenza di molti dipinti recentemente restaurati, che si aggiungono a quelli già esposti della collezione Finocchiaro, e della nuova sala dedicata all’Ottocento catanese.
Qui, si può infatti osservare il grandioso I Vespri Siciliani del pittore Michele Rapisardi, concesso in prestito per la mostra “La Bella Italia” in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, la Verità scoperta dal Tempo di Giuseppe Sciuti o Sunt lacrimae rerum (noto come “le pazze”) di Natale Attanasio.
La sala XVI è stata invece interamente dedicata al famoso pittore Antonello de Saliba con le sue tavole del polittico raffiguranti la preziosa Vergine in trono col Bambino, tanto richieste dai visitatori di tutto il mondo, la Resurrezione e i santi S.Francesco d’Assisi e S. Antonio di Padova.
“Purtroppo, nei decenni scorsi, vi è stato un gran dispendio di energie che non ha portato frutti – sottolinea il sindaco Stancanelli – e non ha messo in evidenza il tesoro del Castello: più di ventimila pezzi provenienti dalle collezioni Biscari e dei Benedettini che oggi, finalmente, dopo tanto lavoro, sono tutte catalogate”. Ne rimangono ancora centinaia, però, di opere conservate nel deposito e che non trovano spazio all’interno del Museo civico di Castello Ursino, i cui due livelli superiori non hanno ottenuto l’agibilità da parte dei Vigili del Fuoco, per via dell’assenza della scala antincendio. Per questo, l’amministrazione ha studiato questa sorta di “rotazione” delle opere restaurate, e non solo all’interno del Castello Ursino.
“Il Museo sta ottenendo un finanziamento per poter realizzare quella famosa scala che non consente l’apertura al pubblico – aggiunge Stancanelli – nel frattempo, per quanto riguarda il terzo e quarto livello, siamo riusciti a organizzare e catalogare tutto quello che contengono e, le opere del nuovo catalogo saranno esposte, oltre che al Castello Ursino, anche nei siti museali in via di realizzazione a Catania: si tratta dell’edificio di via Crociferi, già sede della Cisl, e i Palazzo di Santa Chiara, dove andranno collocati molti tesori adesso in deposito.