Antimafia e caso Montante | La versione di Lombardo - Live Sicilia

Antimafia e caso Montante | La versione di Lombardo

Armao e Lombardo in una foto d'archivio

Ascoltati Armao e l'ex presidente della Regione, che nega condizionamenti sul suo governo.

Le audizioni all'Ars
di
3 min di lettura

PALERMO – Proseguono le audizioni della commissione Antimafia dell’Ars sulle vicende che ruotano attorno all’ex presidente della Confindustria siciliana Antonello Montante. Ieri è stato sentito il vicepresidente della Regione Gaetano Armao. L’avvocato sarebbe stato uno dei personaggi “spiati” illegalmente con accessi non autorizzati ai database governativi, dal sistema di talpe su cui si è focalizzata la prima tranche dell’inchiesta della procura di Caltanissetta che ha portato al processo per una ventina di persone tra cui lo stesso Montante. E’ durata circa un paio d’ore l’audizione di Armao, che negli anni dei governi Crocetta presentò una serie di esposti anche all’autorità Anticorruzione  e alla Corte dei Conti denunciando presunte anomalie nell’attività dell’amministrazione regionale, dalle vicende dell’Irfis alla gestione dei fondi europei.

Oggi invece i commissari sentono Raffaele Lombardo, ex presidente della Regione. Fu sotto i suoi governi che un esponente di Confindustria entrò in giunta, Marco Venturi all’Industria. Ingresso che secondo il racconto dello stesso Venturi ebbe come regista Montante con Beppe Lumia a dare “copertura politica”. Il rapporto tra Lombardo e i confindustriali siciliani si concluse però traumaticamente ai tempi dell’uscita dalla giunta dello stesso Venturi, allora vicinissimo a Montante e diventato in seguito, alcuni mesi dopo l’apertura dell’inchiesta di Caltanissetta su quest’ultimo per concorso esterno in mafia (ipotesi che poi non ha retto a seguito delle indagini) il principale accusatore dell’ex leader confindustriale di Serradifalco. Le sue dichiarazioni agli inquirenti hanno dato un impulso decisivo alle indagini.

Lombardo ha escluso ingerenze e condizionamenti da parte di Confindustria nel suo governo, riferendo che Venturi venne indicato dai vertici nazionali della federazione degli industriali (tra i quali all’epoca c’era lo stesso Montante). L’ex governatore ha anche negato ai commissari le circostanze raccontate nell’inchiesta di Caltanissetta su un presunto dossier sugli orientamenti sessuali di un dirigente regionale che sarebbero stati argomento di una loro conversazione. Lombardo ha escluso categoricamente la circostanza, aggiungendo di essersi opposto all’affare Ast-Jonica Trasporti, attorno al quale ruotava la vicenda finita nell’inchiesta nissena. L’ex presidente ha detto anche di essersi opposto alla nomina di Alfonso Cicero alla guida dell’Irsap. Nomina che poi arrivò nell’era Crocetta. In seguito lo stesso Cicero ruppe con il governatore diventando l’altro principale accusatore di Montante e venendo ammesso come parte civile al processo che si è aperto nei giorni scorsi.

L’indagine dell’Antimafia dell’Ars volge al termine e il presidente Claudio Fava ha detto che è sua intenzione produrre una relazione entro la fine dell’anno. Dovrebbe essere sentito anche l’attuale presidente della Regione, mentre Rosario Crocetta non ha accolto l’invito della commissione, dicendo di voler prima essere sentito dai magistrati (dopo aver addotto ragioni di impossibilità per la sua presenza a Bruxelles salvo poi essere visto l’indomani a Palazzo dei Normanni). Crocetta infatti è indagato nella seconda tranche dell’indagine nissena, quella ancora aperta che ruota intorno a un presunto giro di corruzione e che vede indagati anche ex assessori regionali e imprenditori, come si apprese qualche mese fa. L’indagine della procura di Caltanissetta da quanto si è appreso ipotizza condizionamenti sull’attività della Regione da parte di un gruppo che ruotava attorno all’imprenditore delle biciclette, delegato per la legalità di Confindustria, che sarebbero andati oltre le dinamiche di lobby e che avrebbero contemplato metodi illeciti e configurato reati.

Tra gli altri big politici sentiti nell’inchiesta della commissione Antimafia dell’Ars in questi mesi ci sono stati l’ex ministro Angelino Alfano  e l’ex senatore Beppe Lumia. L’Antimafia dell’Ars sta lavorando in parallelo anche all’indagine sul depistaggio relativo alla strage di via D’Amelio con un serrato calendario di audizioni. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI