PALERMO – “Non lo conosco, non so chi sia questo candidato e faccio un plauso alla magistratura. La selezione dei candidati viene fatta dai partiti e credo che i requisiti di questa persona siano stati valutati correttamente”. Sono le prime parole di Roberto Lagalla, rilasciate a LiveSicilia, dopo l’arresto di un candidato di Forza Italia per contatti con la mafia (LEGGI LE INTECETTAZIONI). Abbiamo intervistato l’ex rettore sui punti più caldi di questa vicenda.
Professore, qual è stata la prima reazione all’arresto del candidato di Forza Italia?
“Non può che essere di sorpresa e di disappprovazione totale, se le accuse gravi dovessero essere confermate. Da parte nostra e del partito che lo ha candidato c’è stata la formale valutazione dei requisiti e credo che questi siano stati superati. Se i comportamenti addebitati dovessero essere effettivamente riscontrati e confermati si tratterebbe di una vicenda grave e su questo mi sono espresso con la ferma condanna. Con noi non può stare chi intenda fare patti scellerati o prendere scorciatoie illecite e illegittime. Al di là dell’appartenza, visto che questo candidato è stato già presente in altre liste non possiamo che esprimere la massima riconoscenza nei confronti della magistratura”.
Professore, lei conosceva il candidato?
“Il nome non mi dice niente ed è possibile che l’abbia incrociato nella campagna elettorale. non ho rapporti personali né diretti, visto che si tratta di un candidato della lista a sostegno della nostra coalizione, di rilevante peso nazionale. La selezione dei candidati attiene tutta ai partiti, ferma restando la valutazione dei requisiti”.
Quali saranno le prossime mosse? Lei fa un invito a non votare questa persona?
“Questo è il minimo che io possa fare, credo che l’elettorato sia attendo e sappia comprendere. Non c’è neanche bisogno di un invito esplicito che pur facciamo, credo che nessun elettore che voglia appoggiare la nostra proposta possa pensare che si possano fare patti con la mafia”
La questione morale torna centrale. C’è stato il sostegno che lei ha da Cuffaro, il placet diretto o indiretto di Dell’Utri. Lei come risponde alle critiche sulla questione morale?
“Sono garante di questa coalizione, non ho ricevuto condizionamenti né imput a mio favore o sfavore, perché sono pèartito prima di tutti in questa battaglia ideale e di testimonianza. LA questione morale è il prerequisito di ogni azione politica e di vita. Non abbiamo bisogno di acquisire lezioni di legalità e moralità perché le ho sempre praticate nella mia vita”