Ars, pochi deputati in Aula | Dieci minuti di seduta, poi il rinvio - Live Sicilia

Ars, pochi deputati in Aula | Dieci minuti di seduta, poi il rinvio

Sui debiti fuori bilancio sono mancati i numeri per la terza volta

PALAZZO DEI NORMANNI
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PALERMO – Dieci minuti di seduta e poi tutti a casa. Anche oggi all’Assemblea regionale siciliana non ci sono stati i numeri e la seduta è stata quindi rinviata a giovedì prossimo. In Sala d’Ercole erano presenti soltanto 23 deputati: 14 appartenenti alla maggioranza e 9 dell’opposizione. Rimangono così al palo i disegno di legge in attesa di approvazione, primo fra tutti quello per l’approvazione dei debiti fuori bilancio connessi alle sentenze esecutive dei processi in cui la Regione è parte.

È la terza volta che in Aula sul ddl non si raggiunge il quorum e adesso l’Ars non tornerà a riunirsi prima di giovedì mattina quando il primo argomento da discutere sarà il ddl con le variazioni di bilancio. Insomma, il ddl difficilmente verrà alla luce la prossima settimana quando i deputati saranno impegnati a superare la corsa contro il tempo per non fare mancare lo stipendio per circa 4mila lavoratori della struttura pararegionale.

Rimangono al palo però anche altri ddl e a questo punto c’è da dubitare che possano essere approvati entro l’anno. L’avvicinarsi della sessione di bilancio durante la quale l’Assemblea non può discutere altro se non i documenti finanziari, infatti, potrebbe portare al rinvio della votazione di leggi come quella per l’adozione delle aiuole, quella per la promozione e lo sviluppo delle cooperative di comunità, le norme per realizzare i parcheggi di decongestione nei centri urbani e una legge di interpretazione autentica; è poi all’ordine del giorno anche il bilancio consolidato della Regione per il 2017.

Ma non si potranno fare passi avanti finché non ci saranno i numeri. E appare chiaro che le opposizioni non hanno intenzione di aiutare il governo. A mancare, oltre ai numeri, sembra essere la pace nella coalizione di maggioranza. Vincenzo Figuccia, che pure alla maggioranza appartiene ad esempio, non ha esitato a far notare che deve “essere aperta una questione politica”. E di fronte alla mancanza del numero legale ha detto: “Questo dato letto con la cartina di tornasole dice chiaramente che ci sono forti mal di pancia nella maggioranza di Musumeci. Far finta di nulla – ha proseguito – non è la soluzione al problema. Ritengo che debba essere aperta una questione politica poiché le scadenze imminenti della legge di stabilità e del bilancio della regione impongono una verifica o per meglio dire un tagliando per proseguire la legislatura sulle orme del programma di governo. Miccichè – ha poi accusato – mostra ogni giorni la sua incapacità di coordinare i lavori d’aula e di determinare il ruolo di collante che il coordinatore del principale partito della coalizione dovrebbe avere”.

“È gravissimo – ha detto il parlamentare regionale del PD, Nello Dipasquale – che il presidente Musumeci continui a fare lo struzzo, nascondendo la testa sotto la sabbia e portando alla paralisi totale del Parlamento a causa della palese mancanza della sua maggioranza. Ancora una volta infatti la seduta è stata rinviata per mancanza del numero legale, nonostante la presenza dei parlamentari dell’opposizione, perché della maggioranza erano presenti solo in quattordici”. “È veramente da irresponsabile -continua- pensare di lasciare i siciliani in balia di una maggioranza che non esiste. Abbiamo assistito ad una settimana di inefficienza – aggiunge Dipasquale – vista l’assenza dello stesso presidente in aula per votare i singoli atti del Parlamento. Registriamo ancora una volta il suo assoluto disinteresse e snobbismo verso il Parlamento”.


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