Elena, il Green pass e Ruggero: ‘La mia politica’

Elena, il Green pass e Ruggero: ‘La mia politica’

Polemiche e bordate nella maggioranza. Intervista al deputato di Attiva Sicilia, compagna dell'assessore Razza

Su polemiche a sfondo verde Greenpass – protagonisti i colleghi di formazione Sergio Tancredi, Matteo Mangiacavallo e Angela Foti – e sulle bordate amiche in seno alla maggioranza, Elena Pagana, deputata e convinta anima della prima ora di Attiva Sicilia, preferisce passo felpato e confessa sostanziale “difficoltà ad appassionarmi”.

Il mutamento genetico rispetto ai tempi dell’ingresso in Ars nei ranghi dell’allora straripante Movimento 5 Stelle, lo smentisce “continuando a portare avanti le battaglie di sempre, soprattutto nel mio territorio di appartenenza”. Con gli antichi compagni di strada spesso polemici del Movimento, nessuna voglia di litigare e “polemizzare strumentalmente su chi è la stampella di chi, come qualcuno azzarda commentando la nostra collaborazione in intergruppo con il partito del governatore Musumeci, Diventerà bellissima”.

Fra i giovani ex carneadi che fecero ingresso trionfale in Ars quattro anni fa, Elena Pagana dentro i 5 Stelle non ha mai mollato il proprio territorio, la sua Troina, i Nebrodi e il loro delicato equilibrio economico e ambientale. Come è cambiata, se è cambiata?
“Non è cambiata di una virgola. Sono entrata nelle istituzioni con lo scopo preciso che non cambierà mai, di portarvi dentro le legittime istanze del mio territorio, troppo spesso penalizzato e anche vessato. Uno spicchio di Sicilia che è emblematico per molti versi della situazione dell’intera Isola. Porto avanti le identiche battaglie. Penso alla mega discarica prevista ad Agira, ostacolata e bloccata, all’altra di ampliamento di Oikos in progetto a Centuripe. Veleni evitati”.

A proposito di veleni, non mancano le stoccate da parte del Movimento 5 Stelle che voi di Attiva Sicilia avete
lasciato per federarvi in Ars a Diventerà bellissima. La stampella del partito di Musumeci, secondo qualcuno…

“La mia voglia di polemiche sterili è pari a zero, da parte mia non partirà mai un attacco diretto contro di loro. Se qualcuno ci giudica stampella del governo, tuttavia, si deve rispondere che forse loro sono diventati la stampella del Pd. Pensiamo al caso paradossale degli emendamenti in finanziaria prima proposti e poi bocciati allineandosi al Partito democratico, se non proprio su suo impulso”.

Quanto all’altro filone polemico in voga in questi giorni, quello fra alcuni esponenti della stessa ​ maggioranza sulle contestazioni al Green pass da parte di suoi colleghi di Attiva Sicilia, presumibilmente in contrasto con il rigore vaccinale e normativo di Musumeci e dell’assessore Razza?
“Una premessa: le dinamiche della maggioranza non mi appassionano. Il senso della nostra presenza in intergruppo con Diventerà bellissima, è solo il sostegno a misure importanti per i cittadini. Volta per volta, atto per atto. L’accordo con il presidente Musumeci è trasparente e reso pubblico immediatamente, con la conseguente responsabilità politica, che ci siamo assunti e per la quale ci aspettiamo reciprocità fin dalla prossima legge finanziaria, nella quale saranno presenti le nostre proposte. E poi abbiamo condiviso alcune leggi di riforma, pensiamo per esempio al disegno di legge di riforma dei Consorzi di bonifica, adesso tanto all’attenzione di tutti”.

Che dire della tormenta Green pass e delle polemiche annesse?
“La mia opinione sul fronte vaccini è chiara, io mi sono immunizzata, sono da poco madre peraltro, e mi sono affidata assolutamente ai medici. Poi, che l’obbligo di Green pass possa essere stato impostato male e penalizzare molti lavoratori, è una questione aperta e incontra opinioni discordanti in tutti i partiti. Sul punto è stato cristallino Matteo Mangiacavallo: è tema di coscienza individuale impossibile da strumentalizzare in funzione di equilibri politici del momento, anche dentro una maggioranza”.

Compagni nella vita, lei e l’ assessore Razza avete sostanziali diversità di vedute, non solo sull’affare Green pass? O chiusa la porta di casa la politica resta fuori?
“Con il mio compagno abbiamo una sola priorità: educare nostro figlio nel rispetto dei valori che ci sono stati insegnati dai nostri genitori. Non ci ha unito la politica, non ci dividerà la politica”.

Le elezioni regionali sono dietro l’angolo. Attiva Sicilia ha azionato il pulsante di autodissoluzione in Diventerà bellissima con una federazione organica, oppure si vede come soggetto autonomo capace di affrontare le urne?
“Attiva Sicilia è un progetto nel quale abbiamo creduto sin dalla sua nascita e sta lavorando bene per rivendicare politiche di sostegno e sviluppo della nostra Regione. Il presente è questo e solo su questo siamo impegnati”.


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