Aumentano i ricoveri: il triste primato va al Sud - Live Sicilia

Aumentano i ricoveri: il triste primato va al Sud

Dopo settimane di calo e poi di stabilità, per la prima volta i dati di domenica mostrano un aumento dell'1% della percentuale di posti
CORONAVIRUS
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I posti letto occupati dai pazienti covid aumentano dell’1%. Questo dopo settimane di calo o stabilità. L’aumento è più forte nel Sud Italia, in regioni come Campania, Calabria e Sicilia.

La Sicilia, insieme alla Sardegna, sono anche le regioni con il tasso di occupazione delle terapie intensive pari al 5% in avvicinamento alla soglia del 10% prevista dai nuovi parametri che determinano il passaggio delle regioni da una fascia all’altra. E’ questo un primo effetto dei contagi sulle ospedalizzazioni,

I numeri giornalieri mostrano un aumento dei decessi, con 22 vittime in 24 ore, e un tasso di positività che corre sempre più veloce, arrivando al 3,5%, ancora in aumento rispetto al 2,7% di ieri.

I ricoverati con sintomi nei reparti ospedalieri ordinari sono 1.512, in aumento di 120 rispetto a ieri. Proprio dagli ospedali, che finora avevano subito effetti dall’impennata dei contagi da Sars-Cov-2 degli ultimi giorni, arrivano i primissimi segnali di un lieve rialzo dei parametri che vanno strettamente monitorati. A rilevarlo è l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Dopo settimane di calo e poi di stabilità, merito dell’accelerazione della campagna vaccinale, per la prima volta i dati di domenica mostrano un aumento dell’1% della percentuale di posti letto in reparto occupati da pazienti Covid che raggiunge infatti il 3%.

In particolare Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia, toccano rispettivamente il 4%, 6%, il 5% e il 7% mentre nessuna regione del Centro-Nord supera la media nazionale. Numeri che non raggiungono il valore del 15% che determina il cambio di colore per la regione in base ai parametri di recente ridefiniti, ma che non possono essere ignorati.

Per quanto riguarda le terapie intensive occupate da pazienti Covid, la cui soglia d’allerta è stata di recente portata dal 30% al 10%, sono per ora stabili al 2% a livello nazionale. Ma anche qui sono due regioni del Sud, Sardegna e Sicilia, che vedono la maggiore crescita della percentuale di occupazione: entrambe sono arrivate al 5% in pochi giorni.


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