Mafia, bar e supermarket: la vita di Messina Denaro a Campobello

Bar, pizzerie e supermarket: la vita ‘normale’ del boss a Campobello VIDEO

Il Comandante dei vigili: "Un comportamento normale"

CAMPOBELLO DI MAZARA (TRAPANI) – Via Vittorio Emanuele II è una delle principali strade di accesso a Campobello di Mazara. Via Giovanni Paolo II, via Karl Marx e poi una sfilza di stradine perpendicolari tutte denominate ‘Cb’ e differenziate soltanto dal numero (FOTO-VIDEO).

“Da sei mesi a Campobello di Mazara”

La 31 è quella dove ha vissuto Matteo Messina Denaro. Da quanto tempo? “Almeno da sei mesi”, dicono gli investigatori. Una casa ben ristrutturata, sembrerebbe di recente, composta da più vani e con quelle che i carabinieri definiscono “tracce di una vita agiata”. L’immobile è di proprietà di Andrea Bonafede e cioè l’uomo che ha prestato la propria identità al capomafia trapanese. A Bonafede era intestato il documento con cui Messina Denaro si è curato e ha fatto accesso più volte alla clinica La Maddalena di Palermo, dove ieri mattina è stato arrestato.

Il Comandante dei vigili urbani di Campobello di Mazara, Giuliano Panierino, riferisce che in paese, ad arresto avvenuto, guardando la foto, in molti hanno detto di avere riconosciuto Matteo Messina Denaro. “Non l’ho visto personalmente ma molti mi dicono che si notava in giro: frequentava i negozi della zona e pare dicesse di essere un medico – racconta -. Molti, dopo avere visto la foto diffusa dalle forze dell’ordine, ritengono di averlo notato nei supermercati, nelle pizzerie e nei bar della zona”. Da parte del boss, però, “nessun comportamento anomalo”.

La vita del boss a Campobello

Dentro l’appartamento gli investigatori, agli ordini del Comandante provinciale dei carabinieri di Trapani Fabio Bottino, coordinati dal procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Palermo Paolo Guido, stanno cercando tracce biologiche, eventuali nascondigli o intercapedini dove potrebbero essere stati nascosti documenti. Attorno a via Cb ci sono tante attività commerciali. Negozi di detersivi, generi alimentari, bar, supermercati e pompe di benzina. Per la gente del quartiere l’uomo arrestato ieri era un perfetto sconosciuto. “Mai visto”, dice un ragazzo e “abito a due passi”. “La spesa da noi? Mi creda, ho appreso solo stamattina che abitasse qua”, dice un uomo al banco di frutta e verdura.


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