Bilancio, più fondi per il Sociale| Dalla lotta all'evasione 50 milioni - Live Sicilia

Bilancio, più fondi per il Sociale| Dalla lotta all’evasione 50 milioni

La giunta approva il bilancio di previsione: 50 milioni dalla sola lotta ai furbetti delle tasse

PALERMO – Una spesa per il sociale che raddoppia grazie ai fondi europei, quella per il personale che continua a scendere consentendo nuove assunzioni, 50 milioni dall’evasione fiscale e una parità di bilancio, senza necessità di ricorrere alle anticipazioni, che però fa a pugni con i tagli e i ritardi dei trasferimenti nazionali e regionali che rischiano di mettere in ginocchio tutti i comuni italiani.

La giunta Orlando ha approvato la manovra di previsione del 2016 che adesso dovrà andare in consiglio comunale e che fa segnare, al netto delle re imputazioni, un aumento della spesa corrente grazie ai fondi europei di oltre 100 milioni. “Il termine ultimo per l’approvazione era il 30 aprile – spiegano dal Comune – prima la Regione ci ha detto di attendere l’accordo con lo Stato sui 500 milioni e poi, una volta firmato, ha deciso di inviare i commissari, anche se qui non si è presentato nessuno”. Un braccio di ferro, quello sui trasferimenti, che vale milioni di euro: “Il comune di Palermo finora ha ricevuto solo il 10% dei trasferimenti ordinari statali – spiega l’assessore al ramo Luciano Abbonato – Non un euro dall’Imu e nonostante questo abbiamo pagato regolarmente gli stipendi e le partecipate. Attendiamo ancora i rimborsi dal 2011 per gli uffici giudiziari, parliamo di decine di milioni, e in cassa abbiamo 20 milioni di euro nonostante 50 milioni di pagamenti al mese. Finora abbiamo retto ma solo grazie a tanti sacrifici, pur di non aumentare la pressione fiscale che anzi è diminuita per il quarto anno consecutivo”. I milioni che Palermo aspetta sono 159, di cui 132 da Roma e 27 dalla Regione, ma di questi lo Stato ha erogato appena una quindicina di milioni mentre il governo isolano è a quota zero.

Una situazione che non riguarda solo Palermo i cui conti, nonostante tutto, “sono in ordine”, assicura Abbonato. “I tagli ai trasferimenti ordinari sono quasi insostenibili (155 milioni in dieci anni, ndr), registriamo nel 2016 ancora una volta un taglio dell’11% su quelli statali e del 3% su quelli regionali, cifra così bassa perché si considerano i 500 milioni. Tutti i fondi per vati tipi di assistenza sono quasi tutti a carico del Comune e sul sociale abbiamo registrato le decurtazioni più imponenti”.

Il sociale è, fra i vari settori, quello maggiormente in sofferenza, come dimostrano anche le puntuali proteste delle cooperative anche se, come spiega l’amministrazione, quasi tutti i problemi sono legati ai debiti fuori bilancio che ritardano i pagamenti. Per il 2016 sono previsti 91,3 milioni di euro (contro i 52 del 2015), di cui 36,7 comunali e la restante parte da attingere su fondi Pac e Pon Metro. In particolare quasi 30 milioni andranno alle case famiglia, 4,6 milioni agli asili, 1 milione al contributo alloggiativo, 200 mila euro all’assistenza economica straordinaria, 3,7 milioni al buono socio-sanitario, 3 milioni per l’integrazione all’affitto e 19 milioni a vari servizi. “Grazie a un notevole contenimento della spesa del personale e di funzionamento, con punte del 20%, abbiamo aumentato le spese per i servizi alla persona ossia sociale, istruzione e cultura – dice l’assessore – cresce la spesa per gli investimenti, con il finanziamento dell’intero elenco annuale delle opere pubbliche, e ci sono 68 milioni di nuove risorse da sommare a quelle degli anni precedenti”.

Sfogliando le tabelle fornite dall’amministrazione emerge che per la Pubblica istruzione sono previsti 30,3 milioni di euro (contro i 27 del 2015), di cui 26 comunali e 4 statali e regionali, che saranno impiegati per libri di testo (2,4 milioni), borse di studio (1,5 milioni), assistenza specialistica (2 milioni), refezione (2 milioni), contributi alle scuole per manutenzioni e impianti termici (3,4 milioni). La Cultura riceverà 11,5 milioni (10,4 milioni nel 2015) di cui 11,4 comunali, destinati a Massimo e Biondo (3,2 milioni), musei e spazi espositivi (1,8 milioni), spettacoli e Festino (2 milioni).

La spesa del personale sulla spesa corrente è pari al 30% (rispetto al 33 del 2015), quelle di funzionamento calano invece del 20,2. I proventi delle multe, per il 2016, aumentano a 70 milioni di euro. La spesa corrente, secondo le previsioni, dovrebbe arrivare a superare gli 800 milioni, di cui 550 circa di provenienza comunale. “Contiamo di recuperare 50 milioni di euro dalla lotta all’evasione – annuncia l’assessore – cala ulteriormente il debito e inoltre abbiamo accantonato una quota del 55% per il fondo svalutazione crediti”. Per le nuove regole di contabilità, infatti, ogni comune nel 2016 deve accantonare e quindi non spendere almeno il 55% delle entrate che pensa di incassare, così da evitare buchi nei conti (il fondo quest’anno vale per Palermo 75 milioni). Capitolo a parte meritano le partecipate (270 milioni), che saranno tutti in utile tranne l’Amat in rosso di 4 milioni di euro, con un tasso di indebitamento inferiore al 10% del fatturato.

“Palermo non ha bisogno di provvedimenti straordinari come Roma o Napoli – dice Abbonato – abbiamo risanato il nostro bilancio strutturalmente, ma vorremmo stabilità e certezza nei trasferimenti. In caso contrario, a farne le spese saranno gli investimenti che in Sicilia, nel sistema enti locali, sono pari ad appena il 6% del totale”. Tra le principali opere previste per il 2016 a Palermo, le fogne di via Castellana e Passo di Rigano (9,3 milioni), baglio Mercadante (8,8 milioni), restauro di Palazzo delle Aquile (8 milioni), eliminazione degli scarichi nel canale Boccadifalco (6,5 milioni), fogne in via Messina Marine (6 milioni) e messa in sicurezza dello Spasimo (2,7 milioni).


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